Romagna Acque risponde ai sindacati: "Nessun privilegio in azienda"

Dopo il comunicato dei sindacati territoriali che attaccavano nuovamente Romagna Acque-Società delle Fonti Spa, il presidente Tonino Bernabè e l’amministratore delegato Andrea Gambi dichiarano:  “Si deve registrare l'ennesimo attacco ad orologeria nei confronti di Romagna Acque; questa volta prendendo a pretesto l'esame di clima interno voluto dall'azienda, sviluppatosi nel corso di quest'anno come ulteriore completamento del Bilancio di Sostenibilità”.

“Ed è proprio in occasione della sua presentazione - avvenuta lo scorso 11 luglio a Rimini - che sono stati illustrati i risultati dell'analisi condotta dalla professoressa Siboni della scuola di economia dell'Università di Bologna. Pochi giorni prima, i medesimi risultati erano stati illustrati e discussi nella riunione estiva con il personale. La notevole presenza e l'animata discussione raccontano - al contrario di quanto affermano le segreterie di Forlì e Cesena di CGIL, CISL e UIL - di un gesto apprezzato e della consapevolezza di avere individuato aree di miglioramento su cui operare, ma anche molti aspetti positivi che fanno di Romagna Acque un'azienda solida e sicura”, prosegue la nota.

“Nel comunicato sindacale si arriva ad affermare arbitrariamente che non sarebbe riconosciuta la necessaria autorevolezza a dirigenti ed amministratori: i quali, al contrario, hanno consentito a questa azienda di incrementare fatturato ed utili, e di aumentare notevolmente la capacità d'investimento in Romagna - oltre 50 milioni di euro per anno - contribuendo a garantire crescita economica ed occupazione. In una situazione generale di crisi, con molte aziende in difficoltà e migliaia di lavoratori in sofferenza, Romagna Acque si conferma in estrema salute e, come mostra una ricerca che la riguarda, è classificabile per performance tra le prime imprese anche in Europa. Un’azienda che negli ultimi due anni ha registrato bilanci record; che genera ricchezza e la ridistribuisce sul territorio, ai soci e all’intera comunità; che garantisce lavoro e continuità occupazionale; e che mette in atto obiettivi incentivanti che riguardano ogni lavoratore dell'azienda, secondo schemi di qualità adottati da tempo ed approvati ogni anno”.

“Respingiamo con fermezza l’affermazione secondo cui in azienda esistano dei privilegi, poiché ogni attività aziendale è regolamentata in ossequio ai modelli organizzativi e alle norme sulla trasparenza. Il rapporto con i dirigenti è regolato da un contratto nazionale, come accade per ogni altro lavoratore. - dicono -  Ci sembrano strumentali anche le critiche sui compensi e sui benefit degli amministratori: dal 2006 ad oggi le indennità degli amministratori (decise dai soci, non dagli amministratori stessi) sono state riviste costantemente verso il basso. Le stesse auto aziendali non sono “auto blu”, ma semplici noleggi. E per l’azienda è meno oneroso fornire loro un’auto a noleggio che non rimborsare il percorso casa-lavoro o lavoro-lavoro. Pertanto, le affermazioni dei sindacati sono, come avviene da un po’ di tempo, prive di fondamento, quasi vi fosse una sistematica difficoltà di comprensione; mostrano una incapacità di capire le dinamiche volte al miglioramento delle capacità operative dell'azienda; ed ancora rivelano un atteggiamento strumentale di cui non si comprende il fine. E ciò ci stupisce, visto che il nostro approccio nei confronti dei sindacati è assolutamente aperto e propositivo. Attacchi di questo genere mirano a raccontare un clima di contrapposizione fra azienda e lavoratori che non corrisponde al vero, così come non corrisponde al vero la lettura dei dati dell’analisi sul clima aziendale riportata dal comunicato di ieri. Analisi che è stata condivisa con il coordinamento soci e con i dipendenti, proprio per confermare la logica di assoluta trasparenza che guida il nostro operato”.