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L'emergenza umanitaria

"Romagna per gli Ucraini", nuova missione umanitaria: partito tir con 200 quintali di aiuti, poi anche farmaci antitumorali

Un “tir”, messo a disposizione gratuitamente dalla ditta di spedizioni internazionali CLS Trasporti, partito anzitempo rispetto al gruppo, porterà a Tomaszow Lubelski, 15 chilometri appena dal confine con l’Ucraina, 200 quintali di aiuti

Il raggruppamento “Romagna per gli Ucraini” riparte per la Polonia. Esordirà giovedì alle 18, direttamente dal piazzale antistante la sede del Comitato per la Lotta contro la Fame nel Mondo di Forlì, il convoglio umanitario composto dallo stesso Comitato di via Lunga, oltre che da Caritas diocesana, Protezione Civile di Forlimpopoli e Bertinoro, Agesci di Forlì, Gruppo Preghiera di Montepaolo e Croce Verde Bidente.

Se nel corso della prima spedizione, rientrata alla base neppure tre settimane fa, i volontari coordinati da Graziano Rinaldini hanno percorso oltre 3.000 chilometri fra andata e ritorno, per portare a Przemysl, nel sud della Polonia, 58 quintali di materiale di prima necessità ai profughi ucraini in fuga dalla guerra, questa volta la posta umanitaria raddoppia. Un “tir”, messo a disposizione gratuitamente dalla ditta di spedizioni internazionali Cls Trasporti di Forlì, partito anzitempo rispetto al gruppo, porterà a Tomaszow Lubelski, 15 chilometri appena dal confine con l’Ucraina, praticamente di fronte a Leopoli, 200 quintali di aiuti, fra cui alimenti in scatola per bambini, kit di primo soccorso e per l’igiene personale, ma anche giacconi invernali e coperte, il tutto raccolto dal Comitato per la lotta contro la fame nel mondo, Caritas diocesana e Protezione Civile “Il Molino” di Bertinoro, oltre che dalle varie sedi di Confartigianato Forlì.

Un nuovo carico di aiuti in partenza per l'Ucraina

A Tomaszow Lubelski il carico sarà smistato in mezzi più piccoli, che, guidati da fiduciari dell’arcivescovo di Leopoli, mons. Mieczysław Mokrzycki, trasferiranno il tutto in Ucraina. L’incontro col presule è il primo punto nell’agenda del raggruppamento “Romagna per gli Ucraini”, una volta giunto in Polonia. “L’arcivescovo - precisa Rinaldini - ci racconterà l’intenso lavoro svolto dai suoi uomini per accudire nel migliore dei modi i circa 300.000 profughi presenti a Leopoli, città che normalmente vanta 700.000 abitanti”.

Sabato mattina il convoglio forlivese si sposterà a Wroclaw. Nell’antica Breslavia, quarta città della Polonia per estensione, posta nella Bassa Slesia, i volontari romagnoli sono attesi in un ospedale, sede anche di una clinica universitaria, che fa da “hub” per tutti i presidi sanitari dell’Ucraina: “Lì - continua il coordinatore - consegneremo i farmaci antitumorali affidatici dall’Irst di Meldola. A portarli oltre confine provvederanno direttamente i locali Vigili del Fuoco”. Anche per questa seconda spedizione vale il motto coniato da Rinaldini per quella inaugurale: “Quando c’è bisogno, noi siamo pronti a partire”. Il rientro in Italia del raggruppamento umanitario “Romagna per gli Ucraini”, è previsto alle prime ore di domenica.

Gli arrivi e l’accoglienza, per provincia

Intanto la Regione ha comunicato che sono 20.843 i profughi arrivati in Emilia-Romagna dall’Ucraina, di cui 1513 ospitati nella rete dei Centri di accoglienza straordinaria (Cas). Nell’area metropolitana di Bologna, risultano arrivate 3.528 persone di cui 297 ospiti nella rete Cas. A  Ferrara risultano arrivate 1.892 persone di cui 116 ospiti nella rete Cas; a Forlì-Cesena risultano arrivate 1.539 persone, di cui 33 ospiti nella rete Cas; a Modena risultano arrivate 2.738 persone di cui 81 ospiti nella rete Cas; a Parma risultano arrivate 1.286 persone di cui 22 ospiti nella rete Cas; a Piacenza risultano arrivate 1.402 persone di cui 29 ospiti nella rete Cas; a Ravenna risultano arrivate 1.447 persone di cui 249 ospiti nella rete Cas; a Reggio Emilia risultano arrivate 2.948 persone di cui 322 gli ospiti nella rete Cas; a Rimini risultano arrivate 4.063 persone di cui 364 ospiti nella rete Cas.

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Nella foto i farmaci donati dall'Irst

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