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Domenica, 1 Ottobre 2023
Alluvione, la ripartenza / Romiti

Romiti, le proposte del neo comitato al Comune: "Serve una mappatura dei bisogni dei cittadini"

Per il comitato serve "un interlocutore unico, un portavoce del Comune di Forlì o un ufficio specificatamente preposto, a cui fare arrivare le istanze, trasmettere proposte, le paure e le richieste di informazioni e di interventi che chiedono i cittadini"

"Vogliamo partecipare attivamente alla rinascita delle nostre vite. L’emergenza non è finita" e "la voglia di ritornare alla normalità è tanta". "Abbiamo bisogno di dialogare con il Comune per sapere cosa possiamo fare tutti insieme". Il Comitato delle Vittime del Fango - Quartiere Romiti, attraverso il presidente Luca Bartoletti, la vicepresidente Novella Castori e il portavoce Michele Fiumi, dopo i 17 interrogativi rivolti al sindaco Gian Luca Zattini e alle commissioni consiliari, avanza "alcune proposte immediate" per venire incontro alle esigenze degli alluvionati". 

La prima riguarda la "mappatura dei bisogni dei cittadini per tornare ad una condizione di vita sufficiente", come ad esempio la rimozione del fango, lo svuotamento cantine, la consegna dei generi alimentari, e la distribuzione di scaffalature, mobilio ed elettrodomestici. Per il comitato, "solo così sarà possibile dare risposte concrete e beni necessari ai veri bisogni delle persone: imprese, cooperative, associazioni e liberi cittadini hanno dato o avrebbero beni da dare agli alluvionati, servono criteri snelli per consegnarli agli alluvionati e permettere loro di gettare le prime basi per la rinascita delle loro vite".

Per il comitato serve "un interlocutore unico, un portavoce del Comune di Forlì o un ufficio specificatamente preposto, a cui fare arrivare le istanze, trasmettere proposte, le paure e le richieste di informazioni e di interventi che chiedono i cittadini". Una figura che possa r"accogliere le informazioni dai vari Uffici e Funzionari del Comune e le restituisce al Comitato, in modo che ci sia sempre un canale diretto sullo stato di avanzamento delle richieste dei cittadini, che fornisca gli aggiornamenti sui lavori che si stanno facendo nel quartiere, come la ricostruzione argini, le fogne nuove, gli aggiustamenti delle strade, il ripristino marciapiedi". "Per esempio, in questo momento servono interventi più puntuali per raccogliere il fango presso i civici svuotati, oggi i tempi di raccolta sono troppo lunghi (una volta alla settimana) e rallentano la velocità degli interventi effettuati e ancora da effettuare; azioni di mitigazione delle polveri presenti nell’aria del quartiere, generate dai cantieri attivi ed il passaggio dei mezzi pesanti, rendono l’aria irrespirabile, sarebbe sufficiente bagnare le strade e lavarle a cadenza regolare", viene rimarcato.

Inoltre serve un "Piano di Protezione Civile aggiornato corredato di un nuovo Piano di Evacuazione in caso si ripresentasse una emergenza: i nubifragi e l’autunno sono alle porte, e quanto è successo ha dimostrato che qualcosa nel vecchio Piano di Protezione Civile non ha funzionato". Inoltre, proseguono dal Comitato, "spostare il Punto di distribuzione dei generi di prima necessità al Palafiera non ha aiutato gli alluvionati (file interminabili), specialmente quelli senza macchina (che continuano a non potersi permettere di comprare un’auto in questo momento). Occorre prevedere alcuni Punti di Distribuzione direttamente nei Quartieri, in modo da essere veramente vicino ai bisogni delle persone". Quindi un appello a non chiudere il servizio.

Viene rimarcato come "l'emergenza legata ai bisogni basilari delle persone non è finita. Occorre dare un segnale di sostegno e riconoscimento da parte del Comune a tutte le associazioni e volontari che ancora oggi stanno operando sul campo per stare vicino ai cittadini, occupandosi in presa diretta dei loro bisogni: rimozione fango, distribuzione pasti, distribuzione generi di prima necessità (cibo, vestiti, piccoli elettrodomestici e mobili). Anche loro hanno bisogno dell'appoggio dell'amministrazione, di “centri di coordinamento”, di risorse e mezzi per poter operare, raccordandosi con i Servizi che il Comune ha organizzato per gli alluvionati". Infine, dal Comitato, un invito all’Amministrazione comunale "a proclamare una giornata di memoria e di lutto per i nostri tre cittadini vittime dell’alluvione".

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