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Cronaca

INCHIESTA - Dentro le "sale slot" forlivesi: ecco chi gioca tra silenzio e penombra

Siamo entrati dentro tre sale da gioco forlivesi per cercare di capire meglio i dettagli di questo fenomeno. Ecco cosa abbiamo trovato all'interno di questi locali

Locali perfettamente allestiti per il gioco d'azzardo, con slot machine, video lottery e banchi per scommesse sportive e lottomatica: ormai li abbiamo visti fioccare in tutta la città negli ultimi anni. A partire dal centro città, fino alla zona industriale, i cartelli luminosi con scritto “Slot Machine” si possono osservare ovunque; negli ultimi anni il gioco d'azzardo ha preso piede in modo sempre più imponente in tutta Italia e la nostra città non ha fatto eccezione. 

Se per la grande maggioranza della popolazione questi rimangono locali che si guarda straniti passando in macchina, per altre persone sono luoghi in cui si passano ore e ore, quasi più che in casa propria o sul posto di lavoro. Si entra con discrezione e là dentro cambia il mondo. Si stacca con l'esterno. Va detto che diverse persone ci vanno per solo divertimento e giocano responsabilmente, ma in molti casi il confine è sottile e il gioco finisce per dare dipendenza per chi entra in questi locali.

Ma chi frequenta le sale gioco? E quanto tempo e soldi spende all'interno di esse? Come ForlìToday siamo andati a visitare tre sale da gioco di Forlì in due fasce d'orario diverse della giornata, alle 16 e alle 23, per farci un'idea più chiara. Ed ecco cosa è emerso: ambiente silenzioso, pur in presenza di diverse persone, e solo un obiettivo per i presenti: stare di fronte agli schermi colorati, a giocare e giocare ancora.

DOVE - Per entrare è necessario a volte suonare un campanello. Ad una seconda osservazione si nota, appeso ad una porta, il cartello sala fumatori seguito più in basso da quello di divieto di entrata per i minorenni. Entriamo, solo in un caso - data la nostra giovane età - ci chiedono se siamo maggiorenni, ma comunque non ci controllano un documento, nelle altre due sale neanche ce lo chiedono. Una volta entrati ciò che colpisce subito è l'assoluto silenzio, anche se le presenze sono numerose: ogni giocatore è infatti concentrato sulla partita e difficilmente sposta la sua attenzione su altro. L'ambiente è scuro per via dei vetri oscuranti, dall'esterno infatti non è possibile in nessun modo vedere l'interno di questi locali e viceversa dall'interno non si ha la percezione del tempo che scorre, potrebbe esserci il sole alto allo stesso modo in cui potrebbe essere notte fonda. Anche l'illuminazione interna è davvero tenue: le uniche fonti di attrazione luminosa sono infatti le macchinette delle slot machine che possiedono giochi di colori ad intermittenza che catturano particolarmente l'attenzione. Appesi alle pareti si possono trovare dei cartelli che regolamento l'uso della sala. Due ci colpiscono in modo particolare: “Vietato sostare senza giocare” e “Le donne accompagnatrici possono sostare senza giocare”. Due frasi che lasciano molto intendere sul ruolo di "uomo" e "donna" all'interno di queste sale.

CHI – Riscontriamo una maggiore presenza di individui maschi stranieri, di etnie varie (nordafricani, centroafricani, asiatici e est-europei) di età principalmente tra i 30 e i 50. La maggior parte dei giocatori è da sola, ma abbiamo riscontrato la presenza anche di giocatori in coppia, sia compagno e compagna che amici dello stesso sesso. Anche nelle zone comunitarie delle sale, come ad esempio gli spazi con gli schermi per controllare le estrazioni dei numeri nelle lotterie o le gare sportive, nonostante la presenza anche di una trentina di persone, nessuno parla con gli altri. Alcol? Durante le giocate si beve, il consumo è nettamente superiore alla sera rispetto al pomeriggio, anche se abbiamo notato alcuni soggetti farsi un drink anche al pomeriggio. In molti hanno la sigaretta in bocca: circa la metà dei giocatori sia alle 16 che alle 23 fuma regolarmente durante le puntate.

COME – Alcune differenze si notano anche sulle modalità di gioco: c'è chi gioca sempre nella stessa macchinetta anche per più di mezz'ora senza ricevere vincite, chi invece dopo un paio di puntate cambia macchinetta. Per quanto riguarda le preferenze di età e sesso, per quello che abbiamo osservato, la fascia di età che va dai 25 ai 35 preferisce le video lottery terminal (vlt), ovvero le macchinette di nuova generazione che permettono di giocare a più giochi e che sono collegate sia ad internet che una con l'altra per permettere di giocare contro avversari del web o presenti nella sala; i giocatori più grandi invece preferiscono le classiche slot machine di cui, ormai, esistono svariati tipi, dalle più classiche a quelle più complicate.

QUANTO SI SPENDE - Nelle vlt è possibile effettuare pagamenti anche tramite carta di credito o bancomat, mentre le slot ricevono solo contanti e, non tutte hanno i buchi per le monete: nonostante si possano anche fare puntate minime da 50 centesimi, è presente soltanto l'entrata per le banconote. Ma tanto, in base a quanto abbiamo notato, la totalità delle persone gioca contanti, specialmente pezzi da 50 euro che possono svanire nell'arco di una ventina di secondi senza regalare alcuna vincita. 

LA NOSTRA PROVA - Prima di uscire dall'ultima sala abbiamo provato anche noi a puntare due euro in una slot machine. Ci accorgiamo subito che, in contrasto con l'ambiente esterno, la macchinetta ci proietta in un mondo molto colorato ed accattivante con giochi di luci che quasi ipnotizzano. Lo svolgimento del gioco è davvero molto semplice, alla portata di qualunque persona a prescindere dalla sua formazione scolastica, dai suoi interessi o dall'età. Con il denaro che abbiamo scommesso noi (5 euro) si riescono a fare solamente due puntate, una delle quali ci regala un euro di vincita che possiamo decidere se rigiocare o erogare. La decisione verte sistematicamente sulla ripuntata che però non va a buon fine e quindi termina così la nostra partita che, in totale, è durata circa sette secondi. 

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