rotate-mobile
Cronaca

Salone d'acconciature decide di chiudere: "Ho visto negli occhi di mio padre la sofferenza"

Terje Rossi e la sua famiglia hanno deciso di abbassare le serrande del salone d'acconciature almeno fino al 3 aprile, termine attuale delle misure restrittive stabilite dal governo per fronteggiare l'avanzata del coronavirus

"Una scelta difficile, ma anche prioritaria, perchè in questo momento dobbiamo pensare al bene comune". Terje Rossi e la sua famiglia hanno deciso di abbassare le serrande del salone d'acconciature almeno fino al 3 aprile, termine attuale delle misure restrittive stabilite dal governo per fronteggiare l'avanzata del coronavirus. "Porto avanti la tradizione della mia famiglia che aprì il nostro salone nel 1963 con le fatiche di mia nonna Marilena allora sedicenne - racconta -. Con me lavora mio padre Fabio, mia madre Samanta, e la nostra collaboratrice Erjiola".

Quello del salone di via Corbari è stata una decisione motivata dal fatto che, come si legge nel cartello d'affissione, "il nostro lavoro non può essere svolto con distanza di sicurezza date dalla normativa vigente, inoltre a nostro avviso l'utilizzo di apparecchiature d'asciugatura possono diffondere il virus in ambienti chiusi anche se il nostro settore è provvisto di sistemi d'aspirazione". Quindi "per la nostra e vostra incolumità abbiamo preso questa decisione".

Rossi racconta "quanta sofferenza e difficoltà c'erano negli occhi di mio padre quando ha affisso il cartello che spiegava i motivi della nostra chiusura. Io ventunenne, inizialmente non avevo ben valutato la gravità di questa situazione, ma oggi mi sono sentito orgoglioso della mia famiglia che ha preso questa decisione. Non essendo possibile lavorare con le giuste distanze di sicurezza, vogliamo proteggere la nostra famiglia e i nostri clienti che per noi ne fanno parte".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Salone d'acconciature decide di chiudere: "Ho visto negli occhi di mio padre la sofferenza"

ForlìToday è in caricamento