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Cronaca

Salute mentale, l'esperienza de "Il Dirigibile" al convegno regionale "Il teatro illimitato"

Oltre a Forlì, anche in altre realtà regionali si sono sviluppate autonomamente esperienze analoghe, al punto che è nato un vero e proprio progetto “Teatro e Salute mentale”, promosso e finanziato dalla Regione Emilia-Romagna

Teatro e salute mentale, dopo il libro, il convegno. Lunedì, al teatro Arena del Sole di Bologna, si terrà un congresso  diretto a fare il punto e riflettere sulle prospettive future del progetto partito sette anni fa. Nel 2012, infatti, le esperienze sviluppatesi in Emilia-Romagna sono state raccolte nel volume “Il teatro illimitato”, a cura di Cinzia Migani; ora, invece, è stata organizzata un’intera giornata seminariale sul tema (“Il teatro illimitato, Teatro, salute mentale, economie, per una cultura di comunità”), alla quale parteciperanno anche personaggi come Alessandro Bergonzoni e il comico Vito. Fra gli animatori del convegno, il Centro Diurno Psichiatrico del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell'Ausl di Forlì, una delle prime realtà regionali a sperimentare il teatro come strumento per la promozione del benessere individuale con la creazione, nel 2000, della compagnia teatrale il Dirigibile, formata da ospiti e operatori del Centro stesso.

Da allora, il Dirigibile ha ideato, allestito e rappresentato ben 12 opere teatrali originali, di elevata complessità e qualità artistica, sviluppando numerose e importanti collaborazioni esterne, tutte incentrate sulla crescita di una nuova cultura dell’integrazione, dell’inclusione, e dell’emancipazione, Negli anni, le condizioni generali psicofisiche e di salute dei pazienti sono notevolmente migliorate, anche al di là delle attese, così come il loro rapporto con se stessi, con gli altri, col mondo e con gli operatori. Fra i partecipanti alle attività teatrali, le crisi periodiche e i ricoveri sono stati quasi azzerati e alcuni di loro hanno ottenuto borse-lavoro o lavori “veri”; la loro autostima è cresciuta enormemente, così come la gamma delle loro relazioni sociali, inoltre hanno sviluppato abilità fisiche e manuali, capacità cognitive, espressive, creative, relazionali e competenze attoriali davvero importanti, testimoniate dalla partecipazione alle più importanti rassegne nazionali.

Oltre a Forlì, anche in altre realtà regionali si sono sviluppate autonomamente esperienze analoghe, al punto che è nato un vero e proprio progetto “Teatro e Salute mentale”, promosso e finanziato dalla Regione Emilia-Romagna. Tra gli esiti di quest’ultimo, vi è la conferma di quanto il teatro nella salute mentale sia capace di coinvolgere i cittadini nella produzione di cultura, che a sua volta realizza obiettivi di salute, in un circolo virtuoso che può mantenersi attraverso le reti della società civile: il teatro si fa illimitato nel momento in cui sceglie con coraggio e decisione di abitare i sogni.

La giornata seminariale è quindi interamente dedicata agli attori di questa scelta, con l’intento di raccontarla alla cittadinanza e renderne pensabile il prossimo futuro. In occasione del convegno, Forlì sarà rappresentata dalla dott.ssa Paola Longhi, responsabile del Centro diurno psichiatrico e componente del gruppo di coordinamento regionale del progetto “Teatro e Salute Mentale”, e dal dott. Claudio Ravani, direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche, che modererà la sessione “Quali scene di cura per un servizio efficace?”. Alla realizzazione dell’iniziativa ha contribuito il Centro Diego Fabbri di Forlì.

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