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Cronaca

A San Mercuriale ritorna la preghiera dell’Angelus nei venerdì di Quaresima

L’iniziativa si è tenuta venerdì e verrà riproposta tutti i venerdì sino al giorno di Venerdì Santo incluso

A San Mercuriale ritorna la preghiera dell’Angelus nei venerdì di Quaresima. “Come lo scorso anno – dichiara don Enrico Casadio, parroco di San Mercuriale e Santa Lucia – tutti i venerdì di Quaresima, a mezzogiorno, al termine del suono delle campane, ci ritroviamo sul sagrato della chiesa dedicata al proto vescovo di Forlì per la recita dell’Angelus e per ascoltare un passo dell’ultima enciclica di papa Francesco ‘Fratelli Tutti’. E’ un documento straordinario, che ci invita a riscoprire il valore della fraternità fondato sulla paternità di Dio e sul dono che Cristo ha fatto della sua vita per tutti”.

L’incontro di preghiera dura non più di 15 minuti. Nel 2020, i riti religiosi furono sospesi a causa del Covid proprio con l’inizio della Quaresima: don Enrico propose l’Angelus del Venerdì all’esterno della basilica come immagine di speranza. Quest’anno, il singolare gesto è ripreso a partire dal 19 febbraio, “come segno di fraternità cristiana nel cuore della città”. L’espressione Quaresima, dal latino “quadragesima”, significa quaranta e vuole ricordare i giorni trascorsi da Gesù nel deserto dopo il battesimo nel fiume Giordano, prima di iniziare il suo ministero salvifico. Il periodo è caratterizzato “dalla conversione a Dio” mediante digiuno e preghiera intensa. Il momento di spiritualità sul sagrato di San Mercuriale si conclude davanti al grande crocifisso sostenuto da un fedele. L'Angelus è una orazione mariana in ricordo del mistero dell'Incarnazione di Gesù. Non è una Via Crucis, che solitamente si tiene la sera, ma l’occasione per vivere il venerdì di Quaresima anche a metà giornata, dopo l’Angelus, richiamato dal consueto scampanio a mezzogiorno di tutte le chiese forlivesi, a partire proprio da San Mercuriale.

Annotazione storica: le campane cristiane risuonano puntuali tutti i giorni alle 12 a partire dall’assedio ottomano di Belgrado del 1456. Papa Callisto III impose quella misura di grande impatto per invitare i fedeli a pregare per i difensori della città. Il papa e i suoi successori al soglio di Pietro non hanno mai ritirato l’ordine, che continua tutt’oggi. Don Enrico Casadio ha scelto di rendere visibile l’Angelus del venerdì, anche perché coincidente col mercato extralimentare in centro storico: la manifestazione ambulante continua, infatti, a tenersi (anche il lunedì), nel rispetto delle disposizioni governative in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-2019. “Abbiamo pensato – conclude il parroco-abate – ad un momento di preghiera all’esterno, proponibile a tutti, aderendo così all’invito di Papa Francesco di essere chiesa in uscita”. L’iniziativa sarà riproposta sino al giorno di Venerdì Santo incluso.

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