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Cronaca

Polizia Municipale, oltre 43mila sanzioni nel 2015: "Unite 15 realtà"

Complessivamente nell'anno recentemente concluso sono stati controllati 44.689 veicoli, con oltre 15mila accertamenti di norme di comportamento che costituiscono ben il 35% del totale delle infrazioni rilevate in materia di codice della strada

La Polizia Municipale dell’Unione di Comuni della Romagna forlivese ha celebrato San Sebastiano, patrono delle polizie locali. "Il 2015 - ha spiegato il comandante Elena Fiore - è stato un anno dedicato a far fronte alle difficoltà che sono insite nell’arduo percorso di mettere insieme 15 realtà diverse, ognuna con la propria storia, il proprio vissuto, le proprie e sempre scarse risorse umane ed economiche. Abbiamo iniziato a capire, a metabolizzare il fatto che non siamo i “vigili” di Forlì, della collina o delle vallate, ma siamo un’unica Polizia Municipale, che dobbiamo superare i confini comunali del nostro territorio con obiettivi comuni". Complessivamente nell'anno recentemente concluso sono stati controllati 44.689 veicoli, con oltre 15mila accertamenti di norme di comportamento che costituiscono ben il 35% del totale delle infrazioni rilevate in materia di codice della strada: le violazioni al sono state 43825. Sono 1040 invece gli incidenti rilevati, 526 dei quali con danni, 509 con lesioni e cinque con esito mortale. Sono stati sequestrati 26 documenti contraffatti tra patenti, assicurazioni ed altro, mentre sono 252 i mezzi sottoposti a sequestro o a fermo. Sono 174 i documenti ritirati tra patenti, carte di circolazione ed altro.

Continua l'impegno anche per la tutela del consumatore e dell’ambiente e il supporto per le attività finalizzate alla sicurezza e alla regolarità nei luoghi di lavoro. "Non dimentichiamo infatti che, nel territorio dei nostri 15 comuni, gli esercizi commerciali, gli esercizi di somministrazione, le attività artigianali superano le 7.000 unità - ha evidenziato Fiore -. Il controllo di queste attività tuttavia risulta difficile in un periodo che vede l’Italia impegnata ad uscire da una crisi economica che colpisce i cittadini, le attività produttive e  che nello stesso tempo mette a dura prova tutte le istituzioni ed in particolare gli enti locali. Per questo motivo abbiamo fatto deliberare a tutti i Consigli Comunali dei 15 comuni, che compongono la nostra Unione, l’istituto della diffida amministrativa che ci consente, in ottemperanza alle disposizioni normative nazionali e alla legge della nostra Regione, un approccio collaborativo con le imprese. In questo particolare periodo storico è sempre più importante infatti avviare un rinnovato e costruttivo rapporto con il tessuto produttivo del nostro territorio, adottando una visione dell’attività di controllo orientata principalmente all’effettiva tutela dell’interesse giuridico protetto. Con l’istituto della diffida amministrativa stiamo interpretando in modo moderno il ruolo del controllore, promuovendo una più diffusa cultura della legalità".

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