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Cronaca

Sanatoria migranti, le associazioni incontrano la Prefettura: "Dalla Questura ancora poca collaborazione"

"Riscontriamo da anni l’assenza sistematica di risposte scritte da parte degli sportelli dell’ufficio immigrazione della Questura, il che rende inutilmente problematico lo svolgimento delle pratiche e complica molto la possibilità di ricorrere"

"A molti dei quesiti da noi posti è stata data risposta positiva, cioé una corretta applicazione delle norme di legge e delle circolari ministeriali riguardanti la sanatoria; in particolare tutti i nodi interpretativi che avevamo con la Prefettura sono stati risolti": è il messaggio che fa sapere Forlì Città Aperta dopo una serie di proteste e poi l'incontro in prefettura sul tema della sanatoria dei migranti approvata tra le misure per il Coronavirus. Continua la nota: "Continuiamo però a riscontrare un atteggiamento decisamente poco collaborativo da parte della Questura, che ha dato alcune interpretazioni secondo noi non conformi al testo di legge ma che soprattutto si è nuovamente rifiutata di far mettere a verbale che d’ora in poi si prenderà l’impegno di rispondere ai quesiti ed alle problematiche in forma scritta, nonostante da noi richiesto".

"Riscontriamo da anni l’assenza sistematica di risposte scritte da parte degli sportelli dell’ufficio immigrazione della Questura, il che rende inutilmente problematico lo svolgimento delle pratiche e complica molto la possibilità di ricorrere tramite avvocati verso decisioni secondo il richiedente non corrette. Chiediamo che il Questore, la cui presenza avevamo richiesto all’incontro di venerdì, ci incontri per sciogliere questo nodo e per garantirci l’impegno della Questura a rispondere per iscritto ogniqualvolta vengano sollevate delle problematiche inerenti alle richieste di cui la Questura si occupa, in un’ottica di piena trasparenza e collaborazione tra le parti sociali".

SabatoForlì Città Aperta sarà nuovamente in presidio alle ore 10 in piazza Melozzo degli Ambrogi per esprimere il rammarico "rispetto a questo mancato impegno da parte della Questura, e per rivendicare il diritto alla chiarezza e univocità delle risposte. Avevamo richiesto in tempi congrui la possibilità di presenziare con una piccola rappresentanza anche nel marciapiede antistante la Questura, inizialmente in accordo con la Digos di Forlì a cui avevamo presentato la richiesta; ci è stato notificato venerdì il diniego del Questore di questa possibilità, adducendo motivazioni non correlate e discordanti rispetto alla richiesta formale da noi presentata. Saremo comunque in piazza Melozzo degli Ambrogi, auspicando per il futuro ad un atteggiamento della Questura maggiormente collaborativo in tutti i sensi sopra esposti".

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