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Cronaca

Sandra, centista dello Scientifico: "Stare senza amici e prof è stato un colpo basso"

Premilcuorese di 18 anni,si definisce "una ragazza solare e chiacchierona"

Il 20 giugno scorso si è concluso il percorso al Liceo Scientifico di Forlì di Sandra Campacci. Premilcuorese di 18 anni, si definisce "una ragazza solare e chiacchierona". Tra le sue passioni c'è quella della musica: parallelamente al "Fulcieri Paulucci Di Calboli" ha frequentato l’Istituto Musicale Masini.

Si aspettava di concludere il suo percorso col massimo punteggio?
No, è stata davvero una bella e inaspettata sorpresa.

Oltre allo studio è riuscita a coltivare hobby o passioni?
Oltre al Liceo, ho parallelamente frequentato l’Istituto Musicale Masini di Forlì, studiando materie come clarinetto, pianoforte e armonia, ed è nei miei piani continuare a studiare musica iscrivendomi al Conservatorio Martini di Bologna a settembre.

Torniamo indietro di cinque anni. Come mai all'epoca scelse lo Scientifico?
La scelta della Scuola Superiore per me è stata piuttosto semplice e immediata perché ero certa di voler studiare le materie che più mi piacevano e piacciono tuttora, ossia matematica e scienze. Devo dire che nonostante la difficoltà di questo Liceo, è una scelta che rifarei tornando indietro.

E' stato un anno piuttosto impegnativo, complice anche il covid-19. Come l'ha vissuto?
Il covid-19 ha avuto sicuramente un forte impatto nelle vite degli studenti e in particolare di noi maturandi. C’è da dire che proprio nell’anno conclusivo stare senza i propri compagni, amici e professori è stato un vero colpo basso. Non sono di certo mancati momenti di solitudine e sconforto, soprattutto prima e durante verifiche o interrogazioni. D’altro canto non sono mancati i vantaggi: in primis sicuramente quello di svolgere meno lezioni che portava ad avere più tempo per studiare in previsione dell’Esame di Stato, in secondo luogo, per una ragazza non residente a Forlì come me, quello di evitare due ore di corriera fra andata e ritorno ogni giorno. E posso garantire che non è una cosa da poco.

Quanto le sono mancati gli abbracci con prof e compagni di classe?
Rivedere i miei compagni di classe, i professori e la scuola il giorno del mio esame è stato davvero un sollievo, soprattutto perché ho avuto l’occasione di essere interrogata da persone in carne ed ossa. La possibilità di svolgere l’esame in presenza ha aiutato tanto me e molti altri maturandi, perché ha contribuito a riportare le vite a una situazione “quasi normale” rispetto alle lezioni con la didattica a distanza.

Ha già chiari i progetti per il futuro?
Per l’anno prossimo mi sono già immatricolata all’Università di Matematica a Bologna, mentre per il Conservatorio devo ancora sostenere gli esami di ammissione a settembre, quindi per ora il mio unico obiettivo è quello che continuare a coltivare parallelamente le mie due passioni, come ho già fatto in questi 5 anni.

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