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Cronaca

Sanità e l'obbligo vaccinale, il Fisi proclama lo sciopero: possibili disagi

Per la giornata di venerdì, saranno assicurati i servizi pubblici essenziali

L'Associazione sindacale Fisi - Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali ha proclamato uno sciopero di 24 ore dalle 8 di venerdì alle 8 di sabato. Lo sciopero interesserà il personale del settore della sanità pubblica e privata, cooperative di servizio, di assistenza e di ausiliariato, società ed enti locali per la parte sanitaria (ad esempio Ipab comunali), che curano e assistono pazienti ed ospiti e di tutto il personale addetto alle strutture sanitarie, sociosanitarie, residenziali o comunque denominate. Per la giornata, saranno assicurati i servizi pubblici essenziali, nel rispetto della vigente normativa, attraverso l’individuazione dei contingenti minimi di personale a garanzia delle prestazioni indispensabili e non dilazionabili, equivalenti ai servizi minimi assicurati normalmente nei giorni festivi.

Lo sciopero è indetto per protesta "contro il vaccino anticovid-19 obbligatorio per personale sanitario e farmacisti" "Ci risulta che tale obbligatorietà viola l’articolo 32 della Costituzione, delle leggi europee e dei trattati di Norimberga e di Olvedo - sono le parole del segretario regionale con incarico nazionale Fsi, Dario Di Marcoberardino -. Inoltre il personale sanitario che verrà sospeso , senza stipendio non è normato da nessuna legge. A riprova di ciò, un reo confesso che chiede patteggiamento e la pena viene trasformata in arresto domiciliare, il reo confesso ha diritto al 50% dello stipendio che percepiva". In Emilia-Romagna 92 operatori sanitari, attraverso i legali del sindacato, hanno fatto ricorso al Tar per essere stati sospesi dal lavoro.

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