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Cronaca

Sanità privata, ortopedia pediatrica: a Forlì un centro specializzato nelle patologie che colpiscono i più piccoli

Giovanissimi in età infantile, pediatrica e pre-adolescenziale affetti da dismorfismi dell’apparato locomotore e scheletrico troveranno specialisti d'esperienza che affiancano i piccoli pazienti e le loro famiglie dalla diagnosi al trattamento

Attivato al Primus Forlì Medical Center, Day Surgery con Poliambulatorio di Gvm Care & Research, un nuovo Centro di Ortopedia e Fisiatria Pediatrica. Giovanissimi in età infantile, pediatrica e pre-adolescenziale affetti da dismorfismi dell’apparato locomotore e scheletrico troveranno specialisti d'esperienza che affiancano i piccoli pazienti e le loro famiglie dalla diagnosi al trattamento. Scoliosi, piede varo, valgo, equino, piatto, torto e displasia congenita delle anche, le patologie più comunemente trattate, oggigiorno con ottimi risultati.

Tra gli aspetti fondamentali che definiscono l’approccio terapeutico del Centro, vi è la collaborazione tra medici specialisti (chirurghi ortopedici e fisiatri), tecnici ortopedici e fisioterapisti, e l’alleanza terapeutica, ovvero il patto che intercorre tra il dottore, il paziente e la sua famiglia. Questa alleanza è decisiva per ottenere i migliori risultati possibili ed è basata sulla comunicazione chiara e semplice con la famiglia e con il bambino di tutti gli step del percorso di cura, sulla condivisione degli obiettivi del trattamento tra paziente e terapeuta, sulla definizione dei compiti di ognuno nel processo terapeutico e sulla fiducia reciproca.

Patologie della colonna vertebrale: la scoliosi

La scoliosi colpisce il 3% della popolazione (linee Guida Sosort 2016-Società Scientifica Internazionale su Trattamento Ortopedico e Riabilitativo della Scoliosi) e in circa l’80% dei casi viene definita idiopatica, ovvero si tratta di una scoliosi di cui non si conoscono cause ed origine, non legata ad altre patologie. Riguarda in maggior parte il sesso femminile (7 casi su 10), con una correlazione al periodo dello sviluppo puberale e al menarca.

La prima visita avviene solitamente su indicazione del pediatra, che ha notato nel bambino una schiena non più dritta e simmetrica come dovrebbe essere, oppure l’attenzione dei genitori sempre più consapevoli porta a rivolgersi ai medici. "Il primo obiettivo che ci poniamo è quello di fermare l’evoluzione della curva scoliotica durante la pubertà, ridurla se possibile, scegliendo trattamenti personalizzati sulla base delle problematiche presenti per migliorare la qualità di vita futura - commenta Paola Maltoni, fisiatra specializzata in riabilitazione dell’età evolutiva ed esperta nella diagnosi e trattamento della scoliosi -. Altri obiettivi sono la prevenzione e cura delle problematiche respiratorie e dolorose vertebrali e il miglioramento dell’estetica, cioè dell’immagine di sé in rapporto alle deformità secondarie alla scoliosi".

Riducibilità della curva, ricerca di simmetria e bilanciamento, misurazione della entità della torsione vertebrale e dell’assetto sul piano sagittale, età, sesso, fase dello sviluppo puberale, familiarità per scoliosi, grado di maturità scheletrica, lassità legamentosa, presenza di impaccio motorio sono tutti fattori che lo specialista deve valutare per individuare il rischio di peggioramento della patologia, le modalità e intensità del trattamento necessario e i tempi di follow up che, nel caso di rischio elevato, può prevede una successiva visita anche dopo 4 mesi. Il trattamento è dunque sempre personalizzato e comprende l'esercizio terapeutico mirato alle problematiche presenti e la prescrizione di corsetti su misura con tempi e modi di utilizzo dipendono dal rischio evolutivo.

È fondamentale inoltre tener presenti le abitudini di vita e in particolare evitare la sedentarietà. “I bambini devono svolgere un’attività motoria regolare. Dopo il lockdown abbiamo osservato un maggior numero di bambini peggiorati presumibilmente anche a causa dell’inattività di questo periodo. Le attività sportive non sostituiscono il trattamento della scoliosi, ma contribuiscono a benefici psicologici e funzionali neuromotori e a migliorare la capacità aerobica” spiega la dottoressa Maltoni. Al Primus Forlì Medical Center viene suggerito, laddove indicato, un trattamento riabilitativo personalizzato, basato sulle problematiche cliniche e funzionali evidenziate, mentre quando la curva supera i 45° in accrescimento e i 50° a fine crescita la prognosi è chirurgica (linee guida Siot 2011).

Patologie degli arti inferiori: il piede torto

Piede varo, valgo, equino, piatto, torto: diverse sono le problematiche del piede che si possono riscontrare nei bambini. Tra queste il piede piatto, ad esempio, è un’alterazione fisiologica che riguarda infatti circa il 90% dei bambini al di sotto dei due anni di età e che si riduce al 4% di incidenza con la crescita e la deambulazione entro gli 8-10 anni. Il piede torto è invece una deformità congenita che colpisce 1 bambino ogni 1000. Prevede un trattamento impegnativo e complesso e che il bambino sia seguito durante tutto l’arco della crescita.

“Fortunatamente oggi le metodologie che vengono adottate sono mininvasive e danno esiti estremamente positivi nel decorso del trattamento - spiega Manuele Lampasi, chirurgo ortopedico specialista nella diagnosi e nel trattamento del piede torto -. È d’obbligo quindi una rassicurazione per i genitori: oggi sappiamo come trattare correttamente il piede torto in età neonatale e i risultati sono ottimali".

All’ambulatorio del Primus Forlì Medical Center vengono effettuate le valutazioni, tramite visite specialistiche e i follow-up per pazienti di qualsiasi età. I piccoli appena nati vengono sottoposti ad una valutazione con lo specialista, per definire l’iter terapeutico ottimale per il singolo caso. Dai 3 anni in su, se dovesse rendersi necessario il trattamento chirurgico, l’équipe opera a San Pier Damiano Hospital di Faenza, altra struttura di Gvm Care & Research.

"La chiave è intervenire nell’arco del primo mese dalla nascita, senza urgenza - aggiunge -. La diagnosi differenziale è inoltre importantissima: nei casi dubbi è bene che i medici indirizzino i neo genitori verso centri con maggiore esperienza nel trattamento del piede torto, come il nostro, per individuarne la tipologia e l’iter terapeutico più idoneo".

Displasia congenita evolutiva delle anche

La displasia evolutiva dell’anca è tra le patologie congenite più frequenti in campo pediatrico. "Le recenti linee guida propongono di eseguire un’ecografia dell’anca a tutti i bambini tra la 4^ e la 6^ settimana di vita anche in assenza di fattori di rischio - spiega Giada Salvatori, chirurga ortopedica specialista nella diagnosi e trattamento della displasia dell’anca –. Questo perché prima interveniamo e prima saremo in grado di adottare un approccio meno aggressivo e concludere il trattamento con successo in tempi ridotti durante la crescita del bambino".

La visita prevede una valutazione clinica e un’ecografia, l’unico strumento diagnostico in grado di individuare eventuali displasie, ovvero se la testa del femore è collocata dentro la coppa acetabolare ma il tetto che dovrebbe ricoprirla non l’avvolge in maniera sufficiente. "In base al quadro delineato dalla visita clinica e dall’ecografia si procede poi in diverse modalità terapeutiche - prosegue -: i quadri di immaturità fisiologica richiedono soltanto un monitoraggio a distanza; l’immaturità patologica richiede l’utilizzo di divaricatori statici per far sì che l’anca maturi adeguatamente; quando poi l’anca è lussata dobbiamo ricorrere inizialmente a divaricatori dinamici e, nei casi che non ne traggono beneficio, esiste la possibilità di ricorrere a interventi con confezionamento di apparecchi gessati". Tutte metodiche correttive che possono essere adottate al Primus Forlì Medical Center.

L’équipe del Centro di Ortopedia e Fisiatria Pediatrica di Primus Forlì Medical Center è composta dal dottor Francesco Lolli, specializzato in ortopedia e nel trattamento chirurgico delle deformità della colonna, dalla dott.ssa Paola Maltoni, fisiatra specializzata in riabilitazione dell’età evolutiva ed esperta nella diagnosi e trattamento della scoliosi, dal dott. Manuele Lampasi, chirurgo ortopedico specialista nella diagnosi e nel trattamento del piede torto, dalla dott.ssa Giada Salvatori, chirurga ortopedica specialista nella diagnosi e trattamento della displasia dell’anca.

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