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Cronaca

Sanità, sempre più elisoccorso: per il futuro voli in condizioni meteo critiche

Sono le due novità dell’elisoccorso in Emilia-Romagna, un servizio che nel 2017 ha effettuato 3.213 missioni e 1.960 ore di volo

Altre aree per il decollo e l’atterraggio delle eliambulanze. E un nuovo elicottero dotato di tecnologia NVG (Night Vision Goggles, visori a intensificazione di luce) che consentirà di utilizzare anche basi di atterraggio non illuminate. Per arrivare in tempi sempre più rapidi e sempre più vicino alle persone che hanno bisogno di ricevere un soccorso sanitario tempestivo, in condizioni di emergenza, in cui anche qualche minuto può fare la differenza.

Sono le due novità dell’elisoccorso in Emilia-Romagna, un servizio che nel 2017 ha effettuato 3.213 missioni e 1.960 ore di volo. Nato nel 1986 con la prima base, quella di Bologna, a giugno 2017 è stato esteso alle ore notturne (con 17 aree a disposizione per il decollo e l’atterraggio), e ora viene ulteriormente ampliato e rafforzato: si è infatti concluso il percorso di condivisione che ha permesso a Regione, Ausl e Conferenze territoriali socio-sanitarie di raggiungere l’accordo per individuare le 142 nuove aree che diventeranno operative nel biennio 2018-2019. Complessivamente, quindi, l’Emilia-Romagna potrà contare su 159 superfici attrezzate per l’elisoccorso, anche notturno, comprese quelle ospedaliere.

Nella provincia di Forlì-Cesena sono 13 le aree. Inoltre, già all’inizio dell’estate l’elicottero attualmente in servizio anche di notte verrà sostituito con un nuovo mezzo dotato di visori a intensificazione di luce, tecnologia militare adattata all’uso civile, che permetterà l’utilizzo del mezzo anche su aree di atterraggio non illuminate. I Comuni in cui saranno attivate le nuove aree per il decollo e l’atterraggio anche notturno sono Santa Sofia, Rocca San Casciano, San Benedetto in Alpe, Modigliana, Bagno di Romagna, Premilcuore, Sogliano al Rubicone, Cesenatico, Mercato Saraceno, Verghereto, Meldola, Forlì (ospedale). Le aree già attive di notte da giugno è quella dell'ospedale di Cesena.

Le prospettive future

Il progetto regionale prevede per i prossimi anni (2020-2021) un’ulteriore estensione della rete dei punti atterraggio notturni dell’elisoccorso, in modo da renderla ancora più capillare. Inoltre, grazie allo sviluppo tecnologico - che consente agli elicotteri di nuova generazione di effettuare la navigazione in spazi aerei con livelli di accuratezza sempre più elevata - è in programma uno studio di fattibilità per creare rotte dedicate per il volo strumentale a bassa quota. Queste modalità operative, caratterizzate da elevati livelli di precisione ed affidabilità, permetteranno di attivare l’elisoccorso regionale anche in condizioni meteorologiche critiche, tali per cui oggi non è consentito il servizio.

"Si tratta di un lavoro che garantirà interventi immediati a tutela della salute dei nostri concittadini, soprattutto nei comuni della montagna, dove i collegamenti sono più difficoltosi – dicono all’unisono i consiglieri Lia Montalti, Valentina Ravaioli e Paolo Zoffoli –. Da oggi, gli emiliano-romagnoli sono più sicuri. La Regione Emilia-Romagna è orgogliosa di confermare con questi interventi il proprio impegno affinché nessuno sia mai lasciato solo. La Regione ha investito oltre 3 milioni nel 2017 e questo ha consentito di qualificare ancora di più il sistema di intervento per l’emergenza/urgenza. Le prospettive future prevedono, entro il 2021, un’ulteriore estensione della rete dei punti atterraggio notturni dell’elisoccorso, in modo da renderla ancora più capillare".

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