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Cronaca

'Santarelli', genitori in trincea: "Il Comune riduce la scuola pubblica"

"Non lasceremo nulla di intentato per salvare il Santarelli". Il Comitato sorto a difesa della scuola per l'infanzia 'Santarelli' richiama l'attenzione di opinione pubblica e Comune. "Fiducia azzerata nell'Amministrazione"

“Non lasceremo nulla di intentato per salvare il Santarelli”. Il Comitato sorto a difesa della scuola per l’infanzia ‘Santarelli’ ha snocciolato in una affollata conferenza stampa tutte le proprie rivendicazioni e posizioni a proposito della vicenda legata al trasferimento dei bambini e dei docenti presso un’altra scuola, la “Anna Bolognesi”, senza preavviso. E la tensione sembra non placarsi con l’Amministrazione comunale, dopo le dieci domande poste nei giorni scorsi e la secca replica del sindaco Roberto Balzani.

Il tutto a prefigurare, secondo il Comitato, "inconfessabili progetti dell'Amministrazione pubblica di chiusura o fusione di istituti per ridurre l'impegno sulla scuola pubblica". Rispondendo a Balzani, comunque, i genitori ribadiscono che "non siamo rancorosi, siamo preoccupati e irritati. Preoccupati per la sicurezza e il futuro educativo dei nostri figli. Irritati per un comportamento dell’amministrazione che appare quanto meno ambiguo”.

 

LE RASSICURAZIONI - I genitori ricordano che undici mesi fa il sindaco li aveva rassicurati circa il futuro del ‘Santarelli’, tanto che gli stessi produssero un volantino affisso davanti alla scuola in diversi punti del centro storico, in cui riconoscevano all’Amministrazione comunale l’impegno profuso. Poi evidentemente nel corso dei mesi qualcosa è andato storto.

 

IL CAMBIO DI ROTTA - La miccia si è accesa con una assemblea generale dei genitori convocata dal presidente dell’Asp Oasi, che in data 25 ottobre annunciava loro – come un fulmine a ciel sereno – la chiusura del Santarelli già al termine del presente anno scolastico causa “non precisati lavori alla struttura e senza dire in quale scuola sarebbero stati dirottati i bambini”.

 

SILENZIO - Da quel momento i genitori hanno ripetutamente tentato di incontrare il sindaco chiedengoli un incontro, “in virtù dei positivi contatti avuti lo scorso anno”. Tuttavia, “a distanza di un mese non siamo stati ricevuti né abbiamo avuto risposta in altra forma”.

 

IL TRASFERIMENTO - La preoccupazione dei genitori è forte anche di fronte alla determina della giunta comunale approvata il 18 ottobre scorso in cui il Comune ha approvato, secondo i genitori, “un ridimensionamento delle scuole comunali, decidendo già di trasferire il Santarelli presso la scuola per l'infanzia "Anna Bolognesi"”. In questo modo, “viene messa completamente in dubbio la continuità dell'attuale sede della scuola Santarelli”.

 

Sta di fatto che nell’incontro con il cda dell’Asp ‘Oasi’, presieduta da Nicola Mangione, si è “taciuto sull'esistenza di questi documenti risalenti al 18 ottobre, non pubblicati sul sito del Comune”, come avviene per le delibere ed altri documenti. Una omissione che “ha notevolmente minato, se non azzerato, il rapporto di fiducia nei confronti del Cda e dall'Amministrazione comunale”.

 

PRONTI A TUTTO - I genitori assicurano che “non lasceremo nulla di intentato” per fare chiarezza sul futuro del ‘Santarelli’ e sulla volontà dell’Amministrazione comunale. Tanto che “l'operato delle amministrazioni passate, presenti e future saranno oggetto di attente valutazioni non solo nostre ma anche di autorità giudiziarie”. Non si tratta ceerto “di minacce di denunce o altro – assicurano subito i rappresentanti del Comitato - ma di fronte a mezze verità dobbiamo compiere passi opportuni e necessari”.

 

L’intento dei genitori è quello di provare a collaborare con il Comune. “Il nostro comitato è composto da persone comuni che si stanno impegnando per una causa che tocca sì da vicino i loro figli – affermano - ma che anche ritengono giusta e importante per la comunità forlivese. Crediamo che nella attenta cura delle vicende piccole stia la formula per guarire i grandi mali del paese”.

 

I POLITICI PASSANO - “E’ indispensabile che chi amministra i beni ed il benessere della gente assuma una lungimiranza maggiore dei propri limiti temporali – affermano -. Ed è per questo che un sindaco dovrebbe essere lieto che appaiano cittadini desiderosi di collaborare con spirito civico alla cura della comunità, ed accogliere di buon grado il loro apporto. Ricordiamo insieme che mentre i politici passano i cittadini restano. E che la migliore democrazia si realizza attraverso la responsabilità di questi ultimi”.

 

 

 

 

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