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L'indagine

Sara Pedri, la Procura di Trento chiude l'inchiesta: l'ex primario del "Santa Chiara" accusato di maltrattamenti

La Procura di Trento ha chiuso le indagini a carico dell'ex primario Saverio Tateo e della dottoressa Liliana Mereu

Un'inchiesta collegata alla scomparsa di Sara Pedri, la giovane ginecologa forlivese di cui non si hanno più notizie dal 4 marzo dopo aver rassegnato le dimissioni dall'ospedale "Santa Chiara" di Trento. Le accuse sono di "maltrattamenti". La Procura di Trento ha chiuso le indagini a carico dell'ex primario Saverio Tateo e della dottoressa Liliana Mereu (difesi dagli avvocati Andrea De Bertolini, Stefano Daldoss e Paolo Demattè).

L'inchiesta ha mosso i primi passi circa un anno e mezzo fa, dopo la scomparsa della giovane forlivese. La vettura di Sara era stata ritrovata nei pressi del lago di Santa Giustina, ma della ragazza nessuna traccia. La vicenda ha l'Azienda sanitaria a istituire una commissione d'inchiesta interna e poi il ministero della salute a inviare gli ispettori che hanno evidenziato "criticità oggettive nella gestione del personale del reparto".

E' seguita poi l'iscrizione nel registro degli indagati di Tateo e della sua vice Mereu (entrambi non lavorano più all'ospedale di Trento). Sono 21 le parti offese, in prevalenza ginecologhe, ostetriche e infermieri che lavoravano o hanno lavorato nel reparto. La Procura avrebbe contestato ai due medici una condotta vessatoria verso chi lavorava in reparto. L'ex primario ha sempre respinto le accuse, i suoi avvocati hanno venti giorni per presentare memorie e documenti difensivi. 

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