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Cronaca

Sauro Moretti: “Il castello di Narni? Spiacente, purtroppo non è il mio”

E' finito in mezzo al più classico meccanismo "infernale" quello che vede rimbalzare una notizia dagli uffici giudiziari a tutte le agenzie di stampa e da qui ai tg, ma non è indagato

E' finito in mezzo al più classico meccanismo “infernale” quello che vede rimbalzare una notizia dagli uffici giudiziari a tutte le agenzie di stampa e da qui ai tg e ai giornali nazionali. Ma alla fine conta quel documento che dice a chiare lettere “non indagato”. L'ex imprenditore Sauro Moretti lo sventola, perché – pur vivendo gran parte della sua vita ormai fuori città -, al suo buon nome nella sua piccola città d'origine, Forlì, ci tiene. “Come dissi a caldo, subito dopo l'uscita di questa supposta notizia, non c'entro niente con la vicenda Vatileaks”.

Era l'inizio dello scorso dicembre e sui giornali imperversava una complessa vicenda di fuga di notizie dal Vaticano. Il volto più noto al grande pubblico di questa vicenda è probabilmente Francesca Immacolata Chaouqui, persona di fiducia nell'ambiente ecclesiastico, accusata di aver fatto uscire le informazioni riservate. Intorno a questa vicenda, poi, un corollario di altre inchieste su supposti accessi abusivi a sistemi informatici e compravendite opache di beni di lusso, quali per esempio in castello a Narni, in provincia di Terni. Una vicenda ingarbugliata in cui, ad un certo punto, è comparso (in verità fin da subito in modo molto defilato) Sauro Moretti, volto noto in Romagna nel mondo dell'intrattenimento ed ex consigliere comunale nelle fila dei Democratici di Sinistra. Ora Moretti è il “braccio destro” del critico Vittorio Sgarbi, svolgendo, fuori dal palcoscenico, molte operazioni chiave organizzative del critico d'arte.

Quando si scontrano grandi interessi, veleni, ed in particolare quelli riguardanti lo Stato nel cuore di Roma, il più piccolo ma secondo alcuni anche più potente del mondo, basta una telefonata per finire nell'ingranaggio perverso. “L'unica cosa che ho fatto è stato, su richiesta di Sgarbi, mettere in contatto la redazione del Giornale e la Chaouqui, in quanto aveva delle dichiarazioni pubbliche da rendere sulla vicenda di Vatileaks”. E' un meccanismo piuttosto comune nelle redazioni dei giornali che qualcuno segnali una persona che, avendo qualcosa da dire, può essere sentita eventualmente per un'intervista. E Moretti aveva una conoscenza superficiale, ma cordiale, con la donna, avendola conosciuta in eventi in cui Sgarbi era stato ospite. Da questo breve intervento di “routine” Moretti è stato preso in mezzo alla vicenda, ma “quello che conta – spiega il forlivese – è che è confermato che io non c'entro niente”. “Se penso ad un castello penso a quello di Cusercoli e di sicuro non mi sarei mai messo ad avere chissà quale ruolo per una compravendita di un maniero a Narni , località che non so neanche dove si trova”. Moretti in ogni caso ha sporto querela nei confronti dei principali tg. E conclude: “Anzi, colgo l'occasione per comunicare a tutti i miei amici e amiche – che non hanno mai creduto ad un secondo a questa vicenda - che se si aspettavano una festa sfarzosa in un castello purtroppo rimarranno delusi: non è il mio”.

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