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Cronaca

Sciopero delle forze di polizia: "Bisogna avere il coraggio di riformare"

Dalle 11 si sono svolte assemblee con la conseguente astensione al servizio negli uffici dei vari corpi di Polizia: in particolare si sono svolte in Questura, alla Sezione di Polizia Stradale di Forlì e al CAPS di Cesena

Successo, secondo i sindacati, per la giornata di astensione al servizio organizzata dal Sap e dalle altre sigle autonome delle forze dell’ordine in tutta Italia. Nella prima mattinata di oggi, gli aderenti a Sap, Sapaf, Sappe e Conapo, hanno dato il loro contributo al Centro Trasfusionale di Forlì, nell’ambito dell’iniziativa “Ci tolgono il sangue, io voglio donarlo”, come già preannunciato nei giorni scorsi, per denunciare il fortissimo malessere tra le donne e gli uomini in divisa.

Dalle 11 si sono svolte assemblee con la conseguente astensione al servizio negli uffici dei vari corpi di Polizia: in particolare si sono svolte in Questura, alla Sezione di Polizia Stradale di Forlì e al CAPS di Cesena. In Questura, alla presenza del segretario provinciale Sap Roberto Meloni e del segretario provinciale Sapaf Stefano Versari, si è svolto l’incontro fino alle 14. Sono stati illustrati i motivi della protesta e le prossime iniziative finalizzate allo sblocco del tetto salariale, nonché alla riforma del comparto sicurezza.

“L’astensione odierna si è resa necessaria, nonostante la convocazione del SAP da parte del Premier Renzi, prevista per la giornata del 7 ottobre, perché per gli operatori delle forze di polizia il problema è veramente serio e la cui soluzione non è più prorogabile. - spiega Meloni -  Nell'immediato chiediamo lo sblocco del tetto salariale. Le rivendicazioni, però, non riguardano solo gli aspetti economici (al riguardo dei quali al momento non è dato conoscere dove saranno reperiti i fondi nonchè i principi di distribuzione) ma anche la riforma dell’intero apparato della sicurezza che, a parer nostro, potrà avere soluzione unicamente con l’accorpamento delle forze di polizia. Al riguardo, infatti, siamo convinti che solo attraverso l'accorpamento delle diverse forze di polizia si giungerebbe ad una concreta riforma dell'apparato sicurezza che consentirebbe di risparmiare realmente risorse da reinvestire nell'apparato stesso. Oggi, in Italia, operano 5 forze di polizia dello Stato più 2 locali. Ognuna di queste drena il 60% delle proprie risorse per la gestione dei propri apparati burocratici e logistici. Abbiamo, in Europa, il più alto numero di appartenenti alle forze dell'ordine in relazione al numero di abitanti. Questo però non si traduce in un servizio più efficiente. Bisogna avere il coraggio di riformare. Questo chiediamo al Governo”.

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