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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Scippano la borsa ad una donna, due 17enni bloccati e ritrovati con la refurtiva

Trovati con la refurtiva ancora addosso, a pochi minuti dallo scippo: la Polizia ha applicato una misura restrittiva per due giovani di 17 anni, albanesi, responsabili di un attacco ad una donna in un sottopassaggio in pieno pomeriggio in viale Vittorio Veneto

Trovati con la refurtiva ancora addosso, a pochi minuti dallo scippo: la Polizia ha applicato una misura restrittiva per due giovani di 17 anni, albanesi, responsabili di un attacco ad una donna in un sottopassaggio in pieno pomeriggio in viale Vittorio Veneto. Lo scippo è avvenuto intorno alle 17,40 di lunedì pomeriggio, ai danni di una signora russa che si è vista strappata di mano una borsa con alcune decine di euro di denaro, un tablet, il telefono cellulare, documenti ed altri effetti personali.

Subito dopo il furto è scattato l’allarme e sul posto sono giunte le auto della Polizia, sia le pattuglie con le insegne della pantera della Squadra Volanti sia un’auto in borghese della Digos, in quel momento in servizio con altre finalità. Sul territorio, infatti, oltre alla presenza delle auto azzurre della polizia, sono presenti anche diverse auto in borghese di tutti gli uffici della questura, in base ad un dispositivo rafforzato contro i reati  predatori disposto dal questore Salvatore Sanna.

Proprio l'auto in borghese della Digos ha ritrovato in via Pelacano due soggetti rispondenti alla descrizione dei due ladri e li ha fermati. La prova più evidente della loro responsabilità sono gli stessi apparecchi tecnologici che avevano con loro: uno il tablet e l’altro il cellulare della vittima. Borsa, documenti e altri effetti personali, invece, erano stati buttati in un giardino di un’abitazione privata e per terra sul marciapiede. Di fronte ad una tale evidenza, i due minorenni hanno confessato. La vittima da parte sua li ha riconosciuti con certezza.

Si tratta di due 17enni, albanesi, senza famiglia a Forlì e ospitati in una casa-famiglia per minori del territorio, da cui spesso fuggivano con assenze anche prolungate. La Procura dei Minori di Bologna ha disposto il provvedimento dell’ accompagnamento in flagranza di reato, una misura restrittiva per i minorenni e che comporta l’accompagnamento coatto al Centro di prima accoglienza di Bologna.

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