Scivolone per Morrone: "Via le correnti in magistratura, in particolare di sinistra". Poi corregge
Il sottosegretario alla Giustizia, il deputato forlivese della Lega Nord Jacopo Morrone, finisce al centro delle polemiche, andando a toccare il sempre delicato nodo dei rapporti tra politica e magistratura
Il sottosegretario alla Giustizia, il deputato forlivese della Lega Nord Jacopo Morrone, finisce al centro delle polemiche, andando a toccare il sempre delicato nodo dei rapporti tra politica e magistratura e l'indipendenza di quest'ultima. Morrone, invitato in veste istituzionale, ad un corso di formazione per 350 giovani magistrati, si è espresso contro le correnti in magistratura: “Mi auguro che la magistratura si liberi dalle correnti, in particolare che si liberi di quelle di sinistra” è stata l'uscita infelice di Morrone, acuita dal fatto che tra due giorni si tengono le elezioni dei togati del Csm. La protesta parte da membri dell'organo di autogoverno della magistratura e arrivano al vice presidente Legnini, che chiama in causa il ministro Bonafede: 'Gli telefonerò e gli scriverò per chiedergli di assumere delle determinazioni'. "Le parole del sottosegretario della Lega non possono essere né condivise né accettate. La libertà di associazione è riconosciuta dalla Costituzione a tutti i cittadini e ovviamente anche ai magistrati" precisa Legnini .
Per l'Anm, il sindacato dei magistrati, le parole di Morrone sono "gravissime e inaccettabili" e sullo stesso tono sono piovute proteste contro Morrone da parte delle associazioni rappresentative dei magistrati. Morrone ha successivamente corretto il tiro, spiegando di aver “parlato a titolo personale” e non a nome del ministro. "Rivendico la posizione politica, in magistratura non ci sono correnti migliori di altre. Ma le mie parole pronunciate questa mattina al Csm sono una opinione personale che non rappresenta la posizione del Ministro". Il neo-sottosegretario spiega ancora: “In questo senso ho avuto un'uscita irruenta e infelice rispetto al contesto e alla rappresentanza - prosegue Morrone - Rivendico comunque la posizione politica: la Lega ha sempre criticato le correnti in magistratura perché portano alle storture che sono emerse e a più riprese denunciate in diversi anni". "Non era mia intenzione sostituirmi al ministro di cui stimo e rispetto la posizione - conclude - Così come rispetto la stragrande maggioranza della magistratura che porta avanti la propria missione con abnegazione e imparzialità".