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Il lutto

Anche Forlì piange Ivano Marescotti, "Tedoforo della cultura romagnola del mondo"

Nel maggio del 2015, nell’imminenza delle due tappe del Giro d’Italia a Forlì, arrivo e partenza, si cimentò al Teatro Diego Fabbri in un monologo sul Giro d’Italia del 1914

L'intera Romagna piange la morte di Ivano Marescotti, scomparso all'età di 77 anni dopo una lunga malattia. Il celebre attore di Bagnacavallo, molto popolare per i ruoli interpretati al cinema, a teatro e in televisione nella sua lunga carriera arricchita da tanti premi e riconoscimenti, era malato da tempo e un anno fa aveva annunciato il suo addio alle scene per dedicarsi alla scuola Tam che accoglieva ogni anno a Marina di Ravenna una decina di allievi ai quali lui stesso insegnava recitazione. Marescotti era da qualche giorno ricoverato all’ospedale civile di Ravenna, dove si è spento a causa del peggioramento delle sue condizioni fisiche.

Lascia la moglie Erika Leonelli, ex allieva che aveva sposato un anno fa, e la figlia Iliade nata nel 2003 dal suo matrimonio precedente. Nel 2022 aveva ricevuto il premio alla carriera. Già fissati i funerali. La camera ardente dell’attore verrà allestita nella Sala Oriani dell’ex convento di San Francesco a Bagnacavallo (in via Cadorna 14) martedì dalle 14 alle 18 e mercoledì dalle 10 alle 15, orario in cui si terrà un commiato. Verranno raccolte offerte per lo Ior. Alle 16.30 il feretro partirà alla volta di Ravenna per la cremazione.

Tanti amici, conoscenti, fan e realtà del territorio piangono la scomparsa di Marescotti. "Ricordare Ivano Marescotti, è un po’ ricordarlo come quando, nel maggio del 2015, nell’imminenza delle due tappe del Giro d’Italia a Forlì, arrivo e partenza, si cimentò al Teatro Diego Fabbri in un monologo sul Giro d’Italia del 1914, il più duro di tutti i tempi - ricorda l'ex assessora allo Sport della giunta Drei e consigliera comunale del gruppo misto, Sara Samorì -. Un Giro che si disputò nell’’imminenza di un’insurrezione popolare propagatasi dalle Marche alla Romagna, la cosiddetta Settimana Rossa, nel giugno 1914 e preludio della più tristemente conosciuto, Primo conflitto mondiale. Quel Giro se lo aggiudicò l’unico bolognese vincitore di un Giro, Alfonso Calzolari. Ma l’epica non è mai casuale, perché Ivano Marescotti è stato un figlio illustre della nostra bella terra, tedoforo della cultura romagnola del mondo. Di più, ha saputo interpretare brillantemente le nostre più tipiche espressioni, tra i quali la schiettezza, l’altruismo, il coraggio di metterci sempre la faccia e la firma".

"Avendo avuto il piacere di conoscerlo di persona, mi ha sempre ricordato molto una nostra espressione, in particolare, “Una Màsa” con la quale un romagnolo “qualunque” avrebbe fatto riferimento ad una quantità incalcolabile di cose da fare - prosegue Samorì -. Marescotti, al contrario, la interpreterebbe, a buon titolo, un po’ come Garibaldi durante la Spedizione dei Mille nel 1860: “Quante persone abbiamo reclutato per la nostra spedizione?” Il volontario: “Una màsa, non posso contarli tutti!” Così come noi non possiamo contare tutti coloro che oggi si stringono nell’affetto e nel tuo ricordo. Un territorio La tua “Romagna-Emilia"". 

Il cordoglio di Bertinoro

Esprimono il più sentito cordoglio lanche a sindaca di Bertinoro Gessica Allegni e Paolo Emilio Persiani. L'atore, nel 2021 aveva vinto la decima edizione del Premio Ermete Novelli, importante riconoscimento teatrale che in più di 20 anni di attività, si è attestato come “l'Oscar del teatro in Romagna”. Oltre a Marescotti, nelle varie edizioni hanno partecipato grandi attori come Mario Scaccia, Roberto Herlitzka, Franca Nuti, Moni Ovadia, Arnoldo Foà, Franca Valeri, Elio Pandolfi, Glauco Mauri, Antonio Rezza. Il grande attore romagnolo aveva offerto, nell'arena della Rocca di Bertinoro, il bellissimo spettacolo “Dante un patàca”.

"Ivano, meglio di chiunque altro, ha saputo coniugare l'amore per la nostra terra, la Romagna, la passione per il teatro, con lavori di successo in campo internazionale, il cinema e la fiction", sono le parole di Persiani, direttore artistico del Premio Novelli, kermesse teatrale nata per mantenere viva la memoria di Ermete Novelli, il più importante attore italiano tra ‘800 e ‘900 originario di Bertinoro, che oggi piange la scomparsa di uno dei suoi premiati più illustri.

"Marescotti era un amico vero della nostra città, ha preso parte a due edizioni della Festa Dell'Ospitalità, la prima diversi anni fa, quando ha recitato le poesie in dialetto romagnolo di Raffaello Baldini in Piazza della Libertà e, più di recente, nel 2021, insignito del Premio Novelli, portando in scena lo spettacolo, sempre in dialetto, dedicato al Sommo Poeta - conclude la prima cittadina -. Tutta la nostra comunità lo ricorda con affetto e stima. Perdiamo un grande artista e un romagnolo orgoglioso delle proprie origini che ha sempre tenuto alto il nome della nostra terra".

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