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La Romagna perde un altro protagonista della cultura enogastronomica: addio allo storico volto del Belvedere Franco Casalboni

La definizione del sindaco di Bertinoro, Gessica Allegni, rende l'idea di chi fosse Franco Casalboni

Un "protagonista assoluto della valorizzazione del nostro territorio attraverso l'enogastronomia". La definizione del sindaco di Bertinoro, Gessica Allegni, rende l'idea di chi fosse Franco Casalboni. L'ex volto del ristorante "Belvedere" si è spento martedì e domenica avrebbe celebrato il 74esimo compleanno. A portarlo via dalla via terrena una complicazione post-covid, che l’ha strappato all’affetto di familiari e amici. Dopo Gianfranco Bolognesi, che lanciò a livello nazionale la "Frasca" di Castrocaro, spentosi lo scorso dicembre, la Romagna perde un altro volto importante della cultura culinaria romagnola. Lascia la moglie Patrizia, la moglia Stefania e diversi nipoti. 

Medaglia d'oro alla scuola Alberghiera Enalc nel 1966, Casalboni era un autentico genio della tavola. In tanto lo ricordano infatti per le creazioni che nascevano davanti al loro tavolo con la tecnica "alla lampada". Il suo piatto forte era l'identità territoriale, lanciando il Belvedere come uno dei locali più frequentati negli anni Ottanta dopo aver gestito dal 1977 al 1982 il ristorante delle terme di Panighina. Nel 2007 prese in gestione il Ristorante Casa Artusi di Forlimpopoli, prima di cedere la regia al suo storico chef, Andrea Banfi.

"Bertinoro perde un amico vero - sono le parole del primo cittadino del "Colle di Romagna", Allegni -. Franco, con tenacia, ha saputo valorizzare il nostro territorio, prima nella gestione del ristorante delle terme di Panighina, poi nella lunga gestione del Ristorante Belvedere in piazza a Bertinoro. Amava la Romagna, i suoi borghi, i suoi prodotti. Ha sempre lavorato cercando di innalzare il livello dell'Ospitalità a tavola. Ci mancheranno i suoi modi gentili, il suo sorriso e quella grande predisposizione a dare e ad accogliere". Tanti i messaggi di cordoglio sui social, una "persona gentile e sempre misurata nei modi" come viene evidenziato: "Un grande professionista, una persona gentile e per bene, disponibile e appassionato, che ha fatto la differenza nel mondo della ristorazione", sono le parole di Laila Tentoni, presidente della Fondazione Casa Artusi.

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