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Cronaca

Liverpool-Roma, i tifosi forlivesi sul luogo dei disordini: "Incredibili buchi nell'ordine pubblico"

Purtroppo la serata di festa è stata macchiata da disordini fuori lo stadio, con un tifoso inglese rimasto gravemente ferito

C'erano anche 11 tifosi del Roma Club Forlì a seguire a Liverpool la squadra di Eusebio Di Francesco nella semifinale di Champions League che si è disputata martedì allo stadio di Anfield Road e che ha visto i giallorossi capitolare per 5-2. Purtroppo la serata di festa è stata macchiata da disordini fuori lo stadio, con un tifoso irlandese di 53 anni rimasto gravemente ferito. "Non può passare sotto silenzio una situazione che è risultata ben chiara a tutti e di cui siamo stati testimoni oculari - affermano dal Roma Club Forlì -. La gestione dell'ordine pubblico è stata infatti trattata secondo modalità assurde, in quanto è stato permesso a chiunque di avvicinarsi, anche senza biglietto, fino al muro esterno dello stadio e tra i tifosi forlivesi vi sono molti che neppure sono stati controllati e perquisiti all'ingresso in curva".

Raccontano i tifosi capitolini forlivesi: "A Liverpool sono decine i pub che hanno sede a poche decine di metri dallo stadio di Anfield Road ed ognuno di questi è strapieno di avventori, tale è il motivo per cui non esiste un prefiltraggio che permetta di tenere a distanza tifosi privi di biglietto ovvero tifosi che si raggruppano con intenzioni bellicose. La situazione è andata poi fuori controllo a causa dell'elevato consumo di alcolici degli inglesi che, presi dall'euforia della partita, hanno creato un clima di follia collettiva, arrivando peraltro anche ad arrampicarsi sui blindati della Polizia inglese. I gravi incidenti che sono avvenuti solo pochi minuti dopo il nostro passaggio sotto la Kop, la famosa curva del Liverpool, mettono inoltre in evidenza l'assenza totale di Polizia e Steward a presidiare l'esterno di interi settori dello Stadio, che al momento era ancora sostanzialmente vuoto".

Prosegue la testimonianza: "E' veramente incredibile assistere alla presenza della "Police" nella sola zona destinata all'ingresso dei tifosi della Roma ed all'ingresso delle squadre, troppo poco per la gestione di un evento complesso ed articolato quale la semifinale di andata della Champions League, tra due squadre (due tifoserie) che hanno precedenti storici di scontri. Inoltre, come se non bastasse, una gestione dell'ordine pubblico che definire approssimativa è addirittura un complimento, ha consentito lo stazionamento di  tifosi inglesi ubriachi nelle vicinanze del settore ospiti, intenti esclusivamente a provocare i tifosi giallorossi, ed in tante situazioni anche a cercare di aggredirli".

Per il Roma Club Forlì "è risultato evidente a tutti l'incapacità di gestire situazioni che nulla avrebbero di abnorme se gestite correttamente, e quello che deve far riflettere è che le stesse gravissime carenze organizzative si erano ravvisate a Manchester United - Roma, quarto di finale dell'anno 2007, a cui ugualmente avevano partecipato tanti tifosi romansiti di Forlì, che seguono la squadra del cuore in ogni angolo di Europa grazie ad una Club che rappresenta ormai uno dei 3 Roma Club più grandi ed attivi al mondo. Purtroppo l'amara verità e che la Polizia inglese ha demandato al mezzo tecnologico il compito di punire i responsabili a posteriori, trascurando di operare in prevenzione. Ma tale sistema di operare non può rappresentare l'unica modalità da porre in essere sul campo. La strada per Kiev, tornando all'aspetto sportivo, è lunga, ma non impossibile".

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