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Cronaca

Scuola media in crisi, le proposte della "Don Orenze Benzi". I genitori dei ragazzi scrivono una lettera

La Fondazione Agnelli, nello studio relativo alla condizione della scuola media in Italia, evidenzia "una situazione preoccupante, di forte criticità"

La Fondazione Agnelli, nello studio relativo alla condizione della scuola media in Italia, evidenzia "una situazione preoccupante, di forte criticità".

All'indomani dell'uscita del Rapporto, la Scuola Don Oreste Benzi (ex Dorotee), rende pubblica la lettera scritta dai genitori dei ragazzi di terza media: dalle loro parole si evince come, proprio a Forlì, esista già una realtà che da anni adotta strategie educative e didattiche per offrire una proposta soddisfacente e di successo.

"Nata in Italia nel 1962 per dare a tutti conoscenze di base ed estendere l'obbligo, la scuola media dovrebbe fare acquisire apprendimenti di qualità, accrescere la capacità di lavorare in autonomia, orientare a scelte di studio consapevoli. Ma, oggi, la nostra scuola media fatica a svolgere i suoi compiti: gli studenti imparano meno dei loro coetanei europei e perdono presto interesse nello studio; il clima di classe è poco coinvolgente; l’insegnamento è prevalentemente frontale e poco personalizzato".

È così che il 90% degli studenti delle medie dichiara di non sentirsi a proprio agio in classe, circa il 50% vive con stress il carico di lavoro e 1 su 4 non ha le idee chiare sul proseguo del percorso scolastico. La mancanza di un orientamento efficace e personalizzato, infatti, porta gli studenti a fare scelte poco consapevoli: il 44% non segue le indicazioni dei test attitudinali e per loro la possibilità di bocciatura al primo anno di superiori è doppia rispetto agli altri.

È quanto emerge dal Rapporto della Fondazione Agnelli, fonte autorevole in materia (lo si può leggere in versione integrale al link scuolamedia.fondazioneagnelli.it/), che oltre ad evidenziare le criticità del sistema avanza proposte concrete perché la scuola media torni ad essere un percorso di orientamento al futuro, con contenuti e didattica aggiornati, docenti protagonisti e studenti appassionati.

"Non tutto è perduto dunque – anche perché, proprio a Forlì, esiste una realtà che già da alcuni anni sta lavorando con successo in questa direzione. È la Scuola Secondaria di Primo Grado Don Oreste Benzi, fino al 2017 retta dalle Suore Maestre di S. Dorotea e quindi completamente rinnovata nella sua proposta didattica ed educativa grazie all’iniziativa della Comunità Papa Giovanni XXIII. Centralità della persona e delle relazioni; rispetto dei tempi di apprendimento e di crescita individuali; didattica esperienziale; valorizzazione di talenti, competenze e inclinazioni personali; apprendimento cooperativo; valutazione dialogica: sono questi alcuni dei pilastri su cui si basa il metodo pedagogico introdotto alla Scuola Don Oreste Benzi (che offre, oltre alla Secondaria, anche la Primaria)".

"Una proposta sicuramente sperimentale, a cui si affiancano il bilinguismo italiano-inglese, l’adozione del metodo CLIL (Content and Language Integrate Learning, vale a dire l’insegnamento delle materie curriculari in inglese) e l’introduzione di esperienze, attività e progetti extra-curricolari per lo sviluppo di abilità e conoscenze trasversali. Una proposta che, a pochi anni dal suo lancio, coinvolge tutti gli insegnanti, conquista gli studenti e convince i genitori. Sono loro stessi a raccontarlo, in questa lettera scritta all’indomani dell’ultimo giorno di Terza Media dei loro figli, che la Scuola Don Oreste Benzi ha deciso di condividere per affermare che un’altra scuola è possibile: basta crederci".

La lettera dei genitori dei ragazzi di terza media, A.S. 2020-2021. Scuola Don Oreste Benzi di Forlì

Cari prof, 
siamo giunti al termine di questi tre anni, tra varie vicissitudini e con in mezzo anche una pandemia… non ci siamo fatti mancare proprio niente!
Ci avete fatto un’ottima impressione quando vi siete presentati la prima volta e dobbiamo dire che non avete tradito le nostre aspettative!
In questi tre anni abbiamo osservato i nostri figli crescere sotto tutti gli aspetti e sotto il vostro sguardo sempre attendo, premuroso e rispettoso dell’individualità di ciascuno. Ogni ragazzo è stato accolto e aiutato ad avvicinarsi allo studio secondo i suoi tempi e le sue capacità. Abbiamo constatato quanto sia stato efficace che su ciascuno ci sia stato un progetto pensato collettivamente da tutti gli insegnanti. Quanto sia stato prezioso che ciascuno sia stato aiutato a vedere le proprie difficoltà e a cercare di superarle, vedendo nel contempo riconosciute e valorizzate le proprie capacità.
I nostri figli sono ormai pronti per una nuova avventura e desideriamo dirvi il nostro grazie per questa bellissima esperienza di scuola che hanno avuto la fortuna di vivere, che ha insegnato loro tanto ma soprattutto che li ha formati come persone. Resterà, questa esperienza, nei loro cuori, come una ricchezza a cui attingere in futuro.
Grazie alla Comunità Papa Giovanni XXIII, in particolare nelle persone di Daniele (Tappari, Coordinatore Didattico, ndr) e Raffaella (Zaccheroni, Direttrice Servizi Generali e Amministrativi, ndr), che tre anni fa ci ha dato l’opportunità di far partire questa classe e quindi di far vivere ai nostri figli una scuola diversa dalle altre, una scuola come tutte dovrebbero essere!

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