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Cronaca

Scuola, nuova stretta anti-covid: si ritorna alla Dad. Il primo positivo in classe fa scattare l'isolamento per tutti

Precedentemente la didattica a distanza scattava solamente con tre positivi in classe, ma il provvedimento ha creato non pochi problemi sull'attività di tracciamento

Aumento dei contagi tra i bambini ed i ragazzi. E così il Ministero della Salute e dell'Istruzione sono tornati ad irrigidire le norme sulla gestione delle quarantene a scuola. Secondo quanto previsto dalla circolare firmata il 29 novembre, con un solo alunno positivo in classe scatta quindi subito la quarantena per tutti i compagni con ricorso alla didattica a distanza. Precedentemente la didattica a distanza scattava solamente con tre positivi in classe, ma il provvedimento ha creato non pochi problemi sull'attività di tracciamento, come accaduto anche a Forlì con gli ingorghi nell'asse viario vicino alla Fiera, dove si trova il punto tamponi.

VIDEO - Le immagini delle code per il tampone il caos per le strade

Le norme nazionali che erano in vigore dall'8 novembre imponevano infatti che, per un caso positivo in classe, fosse necessario sottoporre a tampone tutta la classe per mantenere la didattica a distanza, un controllo a tappeto da ripetere dopo 5 giorni. Per cui una sola positività tra uno studente poteva comportare anche 50 tamponi molecolari di controllo. Norma che di fatto ha mandando appunto al collasso il sistema di tracciamento. Da lunedì è arrivata la nuova stretta. La nuova circolare dà la possibilità di "sospendere – provvisoriamente - il programma di “sorveglianza con testing” e di considerare la quarantena per tutti i soggetti contatto stretto di una classe.gruppo dove si è verificato anche un singolo caso tra gli studenti e/o personale scolastico".

Nel documento viene specificato che "nel caso in cui le autorità sanitarie siano impossibilitate ad intervenire tempestivamente o comunque secondo la organizzazione di regione/P.A. o Ausl il dirigente scolastico venuto a conoscenza di un caso confermato nella propria scuola è da considerarsi autorizzato, in via eccezionale ed urgente, a disporre la didattica a distanza nell'immediatezza per l'intero gruppo classe ferme restando le valutazioni della Ausl in ordine all'individuazione dei soggetti (da considerare “contatti stretti” a seguito di indagine epidemiologica) da sottoporre formalmente alla misura della quarantena.Rimane valida l'opportunità per i Dipartimenti di Prevenzione di scegliere la strategia di controllo per la tutela della salute pubblica per ogni singola indagine di focolaio epidemico in ambito scolastico".

Sulla questione è intervenuto anche l'assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini: "Non creiamo un automatismo nell'evidenziare tutta la classe come contatti ristretti, ma cerchiamo dove possibile di non mettere al primo caso positivo tutta la classe in didattica a distanza". Inoltre, detta l'assessore, "dove ci sono vaccinati applichiamo la differenziazione prevista dal protocollo del ministero, per quanto ora sia sospeso". Nella sua relazione in commissione, Donini ha letto la nuova circolare arrivata lunedì sera dal ministero, con la sospensione del protocollo in vigore fino ad oggi per il tracciamento dei casi a scuola. Infatti, con le regole precedenti, "per un corretto tracciamento dei casi l'incidenza deve essere al massimo di 50 casi per 100.000 abitanti". In Regione i numeri sono ben diversi, attorno a 400 casi per 100.000 abitanti per quanto riguarda la fascia 6-10 anni. Numeri che hanno messo in forti difficoltà il sistema di tracciamento. 

La Regione, sottolinea Donini, "si è spesa in tutte le sedi per accelerare al massimo lo screening scolastico per far sì che non si ricorra in automatico alla Dad. Ma è evidente la complessità del tracciamento se l'incidenza è triplicata. Il sistema non ha risorse umane infinite, e registriamo la disillusione di tutti noi sui tamponi rapidi salivari. Ora le autorità sanitarie ci dicono che sono sostanzialmente inaffidabili. Se su 3.000 e rotti test fatti ci sono solo solo tre positivi è chiaro che ci sono tanti falsi negativi". Per quanto riguarda infine la vaccinazione anti-Covid (ora obbligatoria) per gli insegnanti e il personale scolastico, queste categorie sono considerate con priorità. In pratica se devono fare ancora la prima dose possono vaccinarsi semplicemente "presentandosi", assicura ancora l'assessore. 

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