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Cronaca

Scuole in centro e traffico: famiglie coinvolte in un progetto di mobilità sostenibile

"Obiettivo del progetto - esordisce l'assessore Raoul Mosconi - è promuovere l'integrazione culturale attraverso "l'accoglienza" per la condivisione di regole comuni"

Prende corpo il progetto "L'Alfabeto dell'accoglienza", promosso dalla Scuola per l'infanzia paritaria "Suore Francescane" di via Achille Cantoni e che ha coinvolto tutte le scuole primarie e dell'infanzia del centro storico forlivese. "Obiettivo del progetto - esordisce l'assessore Raoul Mosconi - è promuovere l'integrazione culturale attraverso "l'accoglienza" per la condivisione di regole comuni, principi etici e senso civico che sono alla base dell'educazione scolastica tra le persone di culture diverse".

Tra le priorità quella di una mobilità sostenibile: "Nell'incontro svolto con il comandante vicario della Polizia Municipale, con i rappresentanti delle scuole e delle associazioni e i funzionari dei Servizi sociali del Comune​ di Forlì, impegnati a promuovere il welfare di comunità e un nuovo Piano di Zona per le politiche sociali condiviso, sono emersi numerosi spunti, nonché possibili azioni di miglioramento, sia nel breve che nel lungo periodo - illustra Mosconi -. In primo luogo l'educazione delle famiglie attraverso i bambini sembra essere il modo più efficace per ridurre il traffico delle automobili e i rischi nei percorsi casa scuola e non solo. Iniziative come il pedibus, le giornate dedicate con l’ausilio degli assistenti civici e dei "Nonni Vigili" possono migliorare la situazione attuale nel breve termine".

"È emersa anche la necessità di strategie nuove di comunicazione e sensibilizzazione a questi temi - conclude l'assessore -. L'amministrazione comunale, che sostiene il progetto, e la comunità​ forlivese, godono​ così dell'aumento del senso civico e soprattutto della collaborazione attiva delle famiglie che, grazie alle scuole, verranno coinvolte nel progetto finalizzato a garantire il miglioramento della qualità della vita, attraverso il processo partecipativo. Obiettivo dei promotori è candidarsi tra i progetti che la Regione sostiene ai sensi della legge regionale numero 3/2010 sulla partecipazione".

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