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Cronaca

Senzatetto dorme in galleria, un cittadino non si volta dall'altra parte e l'assiste da mesi: "Ma serve l'intervento del Comune"

La donna, una 29enne africana, dorme sul pavimento in un letto di stracci sotto la galleria e la presenza della clochard  non manca di suscitare proteste in tutto il centro storico

“Per Tina mi batterò fino a quando non sarà presa in carico da qualcuno, tutti dobbiamo fare la nostra parte”: sono le accorate parole di Simone Pisano, custode del grande condominio sotto cui si sviluppa, in centro storico, la galleria Saffi, tra corso Mazzini e il palazzo delle Poste. E' qui che, da giugno, trova riparo Tina (“Il suo vero nome non lo conosco, non me lo dice”, spiega Pisano). La donna, una 29enne africana, dorme sul pavimento in un letto di stracci sotto la galleria e la presenza della clochard  non manca di suscitare proteste in tutto il centro storico, non solo in galleria Saffi, ma anche in altri posti dove bivacca, alcuni usati come lattrina a cielo aperto.

“Non è una donna molesta, non chiede denaro e non dà disturbo ad altre persone. Rifiuta ogni forma di aiuto, non accetta neanche il cibo e le coperte che le porto giù”, spiega il custode che ha preso a cuore le sorti della donna, andando tutte le sere a prestarle assistenza, per quello che è possibile. Pisano è anche volontario alla Caritas e quindi è ben consapevole del supporto professionale che la senzatetto potrebbe avere se entrasse nella rete dell'assistenza. Ma a quanto sembra rifiuta ogni supporto. L'area della galleria sarà ora monitorata anche dall'associazione Papa Giovanni XXIII, specializzata nell'assistenza dei senzatetto, che in inverno diventa una vera e propria urgenza.

E, nonostante le temperature estremamente miti di questi giorni, l'inverno e il suo rigore sono dietro l'angolo. Dal Comune fanno sapere che la clochard “è una persona conosciuta ai servizi sociali. Risiede a Bologna  e non risultano problemi psichiatrici. In passato le è stato anche pagato il biglietto del treno per il ritorno a Bologna, ma poi torna a Forlì per ragioni non note”.

Non è però d'accordo il custode del condominio, secondo cui è una donna visibilmente con difficoltà psichiche, per cui necessita di essere seguita da un punto di vista sanitario. “Vive nel suo mondo, parla da sola, dice di volere una casa, ma è impossibile che ne abbia una in quelle condizioni”, spiega il cittadino che ha deciso di non voltarsi dall'altra parte. E a suo modo la protegge: “Una sera si è avvicinato un uomo che si è steso accanto a lei, si vedeva che aveva intenzione di averci probabilmente un rapporto sessuale. Altre volte ci sono stati dei ragazzini che per sbeffeggiarla, le hanno tirato dei sassolini che si trovano in alcune fioriere”.

Il problema va avanti da avanti ormai da 4 mesi. “Il Comune deve trovare una soluzione, questa situazione non è umana. Anche se il condominio non è d'accordo io coi primi freddi la farò dormire a casa mia piuttosto che lasciarla lì”. Ma all'obiezione che lui, da solo, non può farsi carico di un'assistenza che può essere prestata solo da operatori professionali, replica secco: “L'alternativa è lasciarla lì al freddo?”. Il cittadino chiede quindi che il Comune si riattivi, assieme alle associazioni di assistenza ai senzatetto, ma anche che venga coinvolta l'Ausl per i problemi sanitari. “Speriamo che quest'appello serva a smuovere qualcosa, il caso l'ha presente anche il sindaco, che abita qui vicino. Io non intendo voltarmi da un'altra parte”.

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