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Cronaca

Servizi sociali da umanizzare? Confcooperative: "L'assessore venga a conoscere l'impresa sociale"

"Confooperative Forlì Cesena accoglie  l’appello invitando l'Assessore a conoscere le buone prassi che da sempre contraddistinguono il lavoro e l’impegno del Terzo settore da noi rappresentato"

"Su disabilità e servizi abbiamo letto con interesse quanto dichiarato da  Rosaria Tassinari, assessore ai Servizi sociali del Comune di Forlì, che pur giudicando positivamente l’attività svolta sul territorio riferendosi in particolare al volontariato e all’associazionismo, fa appello alla necessità di maggiore umanizzazione. Confooperative Forlì Cesena accoglie  l’appello invitando l'Assessore a conoscere le buone prassi che da sempre contraddistinguono il lavoro e l’impegno del Terzo settore da noi rappresentato. Vorremmo farle conoscere in modo più approfondito l’impresa  sociale, il suo modello inclusivo e altamente professionale. Siamo anche disponibili a lavorare insieme sia sulle problematicità  sottolineate, sia per tracciare un modello di sviluppo sempre più efficace, capace anche di preservare, anzi esaltare,  la valenza umana, indispensabile in un ambito così delicato": la spiega Confcooperative in una nota. 

Continua la replica all'assessore: "Ci candidiamo senza vanti, ma partendo dalla nostra storia. Questa provincia e la nostra organizzazione in particolare sono stati la culla del cosiddetto Sociale che qui si è sviluppato grazie alla grande intuizione dell’onorevole Gino  Mattarelli e alla sua attenzione ai deboli e alla disabilità. Nel tempo la cooperazione sociale si è attestata tra le categorie produttive di rilievo, fonte di sviluppo, crescita sociale e occupazionale, contribuendo a costruire un pezzo di welfare fondamentale, in dialogo con le amministrazioni locali. Un percorso costruito sulla formazione  professionale,  su  competenze verificate da precisi standard qualitativi e sull’umanizzazione, requisito intrinseco al nostro modo di essere. A Confcooperative Forlì Cesena  aderiscono oltre 70 cooperative sociali, in prevalenza  cooperative di tipo A, ovvero cooperative che operano nel settore socio assistenziale,  dando servizi alle persone e risposte alle fasce più deboli della popolazione, gestendo  strutture per anziani, per malati psichici, per minori e soggetti  svantaggiati più in generale".

"Tutte le nostre cooperative sociali  operano da anni  alla costruzione del welfare locale, investendo risorse e progettazione per dare risposte ai bisogni delle nostre comunità e costruire un sistema che ha al centro una rete di servizi, buone prassi e alti standard qualitativi, primo fra tutti la scelta di privilegiare l’elemento umano. La Giornata internazionale delle persone con disabilità che si è celebrata in questa settimana è stata giustamente un momento per riflettere su questi  bisogni e sul modo migliore di dare buone risposte. Per Confcooperative è uno stimolo a continuare su un percorso e su pratiche che ci vendono da decenni  impegnati, facendoci carico di una fetta importante di  welfare. Per questo rivolgiamo  l’invito all’assessore Tassinari a conoscere  le buone pratiche della nostra  cooperazione sociale e siamo disponibili a condividere idee e riflessioni  sollecitati dal suo intervento", conclude la nota.


 

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