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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Si indaga per stalking, si scopre arma detenuta illegalmente

Gli agenti della Squadra Mobile di Forlì, diretti dal dirigente Claudio Cagnini, hanno arrestato un 63enne originario di Santa Sofia, per detenzione illegale di arma comune da sparo e detenzione abusiva di munizioni

Gli agenti della Squadra Mobile di Forlì, diretti dal dirigente Claudio Cagnini, hanno arrestato un 63enne originario di Santa Sofia, con qualche vecchio precedente per droga, reati contro il patrimonio, truffa e reati finanziari, per detenzione illegale di arma comune da sparo e detenzione abusiva di munizioni. Processato per direttissima, è stato condannato a sei mesi di reclusione e 1.400 euro di multa.

L'arma sequestrata

L'arresto è scaturito da un'attività investigativa iniziata in seguito alla denuncia sporta da una commessa ucraina di 34 anni. La giovane straniera si è infatti presentata negli uffici della Questura, spiegando di esser oggetto di minacce telefoniche da parte di un anonimo. Sms e telefonate, nella quale veniva accusata dal licenziamento da parte dell'ex compagna dello sconosciuto interlocutore.

In una delle telefonate la donna ha riconosciuto la voce come quella di un amico del titolare del negozio per la quale lavora. La Procura a quel punto ha firmato un decreto di perquisizione a carico del soggetto, il 63enne di Santa Sofia, che ha permesso lunedì di trovare alcuni telefonini utilizzati per le minacce.

Nella sua abitazione, dove convive a Forlì con la moglie di nazionalità romena, è stata trovata anche una pistola. L'arma, una "Browning" calibro 6.35 con relativo munizionamento, apparterebbe ad un forlivese deceduto ad inizio degli anni '80. Per la detenzione illegale della pistola sono scattate le manette. Dopo la condanna, è tornato in libertà senza misure restrittive a tutela le donna. Nel frattempo le indagini sulle molestie telefoniche continuano.

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