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Cronaca

Siae troppo cara per la festa di quartiere? La replica: "Tutela per gli artisti, lavoratori come gli altri"

“La Siae non riscuote per sé ma per remunerare il lavoro di coloro che vivono della creazione delle proprie opere dell’ingegno"

“La Siae non riscuote per sé ma per remunerare il lavoro di coloro che vivono della creazione delle proprie opere dell’ingegno e che non è interesse degli autori, né tantomeno di SIAE, che ne rappresenta decine di migliaia, costituire un “peso insostenibile”, tanto è vero che tutte le tariffe sono concordate con le associazioni di categoria e tengono conto delle finalità, lucrative e non, degli eventi di spettacolo”: è la replica giunta dalla Siae lunedì mattina in risposta alla protesta sollevata dal Comitato di quartiere Romiti che, dovendo pagare 1.800 euro alla Siae per la musica suonata alla festa di quartiere 'Rominfesta', ha spiegato di non essere riuscito a mettere da parte niente per lo scopo dell'iniziativa, vale a dire una donazione alla scuola del quartiere.

Sul punto interviene la Siae: “Nel caso della festa del Comitato dei Romiti, alla quale collaborano meritoriamente tanti volontari così come accade in centinaia di eventi organizzati soprattutto nel periodo estivo, il compenso richiesto da SIAE per la componente musicale, che sicuramente ha costituito un importante fattore di attrazione delle migliaia di partecipanti, è stato pari al 5% del totale della spesa sostenuta da questi ultimi. Non ci sembra che l’importo possa essere considerato “troppo cospicuo”, così come a nessuno verrebbe in mente di considerare troppo caro il compenso (giustamente) corrisposto agli artisti che si sono esibiti o il ricavo (legittimamente) conseguito dall’impresa che ha curato la parte gastronomica”.

“Qualcuno avanza ipotesi di abbattere il “costo” SIAE – ma è così faticoso considerarlo un “servizio”? – ricorrendo ad alternative musicali prive di tutela per gli autori o ritenute meno costose. Non vogliamo animare in questo contesto il dibattito, ma invitiamo tutti a riconoscere il giusto valore al lavoro creativo in un momento in cui tornano finalmente ad essere posti al centro dell’attenzione i diritti dei lavoratori, alla cui categoria appartengono con pari dignità tutti gli autori. SIAE si batte e si batterà sempre per assicurare questo, perché è una Società costituita e gestita dagli autori stessi per tutelare in maniera collettiva i loro diritti ed interessi”.

“Un’ultima considerazione ci sia consentita sulla questione della beneficenza. Che parte del ricavato fosse destinato ad opere di sostegno non era stato portato a conoscenza dell’Ufficio Siae: l’impegno della società per il sociale e per la cultura, con le risorse di cui dispone in proprio e senza sottrarre reddito ai propri autori, è ormai da anni massimo e sempre di più riconosciuto: ci sembra quanto meno curioso che il rappresentante di una giunta comunale scarichi sulla Siae l’ “impossibilità di riuscire a dare sostegno a realtà del territorio, a partire dalle scuole”, conclude la nota.

Tuttavia il comitato di quartiere replica, su quest'ultimo punto che “da quanto tale comitato di quartiere si è insediato tutto ciò che ha fatto è stato sempre per volontariato e beneficenza nei confronti delle scuole, anziani, persone in difficoltà, località colpite dal terremoto”. Ed ancora: “Fiduciosi perché il problema sollevato riguarda tutti i quarantun quartieri del Comune di Forlì che hanno espresso attraverso comunicazioni nella quasi totalità il loro assenso nel chiedere una richiesta di normativa che tenga conto della natura volontaria di associazioni non riconosciute, quali quartieri senza scopo di lucro che operano in modo trasversale per il bene comune del territorio. Basterebbe anche riprendere l’accordo ANCI con una percentuale maggiore di sconto. Molti Quartieri che non fanno più eventi, a discapito delle tradizioni territoriali, ne riprenderebbero la consuetudine con un tornaconto per tutti i soggetti in questione. La necessità di risoluzione della problematica va estesa a tutti i quartieri che vi sono in campo nazionale. L’apertura dimostrata comunque dalla SIAE attraverso l’incontro avuto fra dirigenti SIAE, quartiere, rappresentante  amministrazione comunale fa ben sperare in un dialogo aperto che possa arrivare alla stesura o modifica migliorativa dei regolamenti vigenti in favore di una risoluzione positiva”, conclude in una nuova nota il Comitato di Quartiere Romiti.
 

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