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Cronaca

Covid e vaccino in gravidanza, il primario di Ginecologia spazza via i dubbi: "E' sicuro, protegge da forme più gravi della malattia"

A rispondere agli interrogativi delle future mamme e a tranquillizzarle circa la somministrazione del vaccino è Luca Savelli, primario per l'Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale “Morgagni-Pierantoni”

"Il covid in gravidanza è più aggressivo. E' infatti maggiore l'espressività clinica della malattia. E a parità di età, una donna che è incinta ha un rischio maggiore di sviluppare una polmonite grave virale. Quindi è consigliato vaccinarsi e farlo dal secondo trimestre". A rispondere agli interrogativi delle future mamme e a tranquillizzarle circa la somministrazione del vaccino è Luca Savelli, primario per l'Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale “Morgagni-Pierantoni” di Forlì.

Ci sono donne in stato di gravidanza o neomamme che stanno allattando che sono ancora perplesse nel vaccinarsi contro il covid?
In questo stadio c'è una certa titubanza nel vaccinarsi e questo è dovuto ad una serie di fattori. In gravidanza infatti qualsiasi intervento che aggiunga o tolga qualcosa a quel che viene considerato fisiologico viene visto con sospetto. Inoltre le donne in gravidanza non sono state incluse nei primi trial clinici di valutazione circa l'efficacia del vaccino e questo ha contributo al persistere di qualche perplessità circa l'utilità e la sicurezza dei vaccini nelle gravide.

Quali sono i dubbi più frequenti?
Malformazioni fetali o patologie legate al vaccino. In realtà ci sono dati molto convincenti che evidenziano come il vaccino in gravidanza sia sicuro ed è efficace. C'è poi un altro aspetto da considerare.

Cioè?
Che le ragazze incinte avvertono una minore minaccia dell'infezione. Ma in realtà in gravidanza l virus è più aggressivo. E' maggiore l'espressività clinica della malattia.

Quali sono le conseguenze?
A parità di età una donna che è incinta ha un maggior rischio di sviluppare una polmonite grave virale. Inoltre ci sono rischi specifici legati al virus in gravidanza. Si tratta soprattutto di parto pre-termine e patologie legate ad un danneggiamento del virus sulla placenta, la microangiopatia  trombotica collegata all'infezione virale, ed un aumento dei rischi di ipertensione gestazionale, cioè la pressione alta, ed eclampsia (una complessa sindrome esclusiva della gravidanza, contraddistinta dalla comparsa di convulsioni, confusione mentale, cefalea, alterazioni della visione e coma, ndr). Inoltre è emersa anche la possibilità di sviluppare meno liquido amniotico.

Con la diffusione della variante Delta l'immunizzazione per questa categoria assume quindi ancora più rilevanza...
Senza alcun dubbio, anche perchè è più aggressiva, colpisce anche le fasce più giovani ed è più contagiosa. Benchè le donne in stato di gravidanza non siano state incluse nei primi studi clinici, è stata accumulata una notevole mole di dati che dimostrano come la vaccinazione nelle donne gravide sia sicura, tanto da portare la società italiana di ginecologia ed ostetricia a raccomandare il vaccino in gravidanza. Inoltre il vaccino ha un effetto scudo anche sul feto, perchè gli anticorpi vengono trasmessi attraverso la placenta al sangue cordonale. Il neonato è così protetto nelle prime settimane di vita.

Anche il ministero della Salute attraverso una circolare ha precisato come la vaccinazione non sia "controindicata"...
Fino a giugno persistevano ancora alcuni dubbi, anche perchè le conoscenze mediche sono in evoluzione, confrontandosi con una malattia nuova e tecnologie innovative che in pochi mesi hanno consentito la realizzazione di più vaccini anti-covid. Nei primi sei mesi di campagna vaccinale la somministrazione era indicata alle gravide con fattori a rischio, legati al lavoro o alla possibilità di sviluppare patologie infettive gravi come quelle cardiache o polmonari pre-esistenti. Dai dati accumulati nei registri internazionali si evince che il vaccino è sicuro per tutte e non ha effetti collaterali.

C'è un periodo indicato per la vaccinazione?
Andrebbe fatto dal secondo trimestre, ossia dalla tredicesima settimana di gravidanza. E, lo ribadisco, è sicuro.

Cosa si può dire invece circa la capacità del latte materno di poter trasmettere gli anticorpi delle mamme che hanno superato la malattia?
Che sussiste, ma non si può dire che siano efficacemente attivi sul neonato. Questi vengono infatti assunti per via orale e quindi degradati a livello intestinale. Il vaccino è sicuro anche per le donne che allattano.

Ha gestito casi di donne gravide che hanno avuto il covid?
Recentemente in un solo giorno abbiamo avuto in reparto due pazienti gravide col covid, entrambe non vaccinate.

A quali trattamenti vengono sottoposte?
Devono effettuare un trattamento anticoagulante, per ridurre la capacità del sangue di coagulare perchè il virus è pre-trombotico e la gravidanza è di per sé una condizione protrombotica.

Un'ultima considerazione?
Vaccinarsi è un dovere civico. Una persona non vaccinata che trasmette il virus mette in atto un comportamento omissivo che ha ricadute sulla qualità di vita di tutti. 

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