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Cronaca

Sindacalista Cgil espulso, l'Ugl: "La pensiamo come lui, le nostre porte sono aperte"

Troviamo discutibile che questa espulsione sia avvenuta anche con una semplice lettera di allontanamento firmata dal segretario a voler negare ogni ipotesi di confronto”: queste le parole di Filippo Lo Giudice

“Esprimiamo la massima solidarietà umana e intellettuale a Paolo Anderlucci, esponente e del direttivo provinciale di Fillea (la federazione dei lavoratori dell'edilizia), che è stato messo alla porta dal sindacato Cgil di Forlì a causa di un post da lui pubblicato su Facebook. Troviamo discutibile che questa espulsione sia avvenuta anche con una semplice lettera di allontanamento firmata dal segretario a voler negare ogni ipotesi di confronto”: queste le parole di Filippo Lo Giudice, segretario generale territoriale di Ugl di Forlì-Cesena e Rimini, che con una nota entra nel dibattito esploso dopo le tensioni tra Forza Nuova e anti-fascvisti in piazzetta della Misura a Forlì.

“Anche noi, come sindacato Ugl, riteniamo che la libertà di espressione e di pensiero siano i cardini della nostra democrazia e la base civile del confronto tra pari. Abdicare a questo principio vuol dire trincerarsi dietro posizioni retrive, intolleranti e contrarie al dialogo”: aggiunge Filippo Lo Giudice.

Riporta una nota dell'Ugl: "Lo stesso ormai ex sindacalista Cgil ha lamentato il trattamento riservatogli: "Gli attivisti di Forza Nuova – ha scritto Paolo Anderlucci - sono stati osteggiati da attivisti di sinistra tra cui compagni, che hanno poi inteso qualificarsi come membri di spicco della Cgil. E proprio a fronte «della condanna del comportamento antidemocratico subìto da Forza Nuova che, dopo 13 anni di militanza, sono stato allontanato dalla Cgil. Intendo – ha aggiunto l'ormai ex sindacalista Cgil - ancora una volta rafforzare con fermezza la mia posizione di uomo libero e democratico che non può e non vuole tollerare atteggiamenti antidemocratici, specie se perpetrati da uomini che si professano paladini della democrazia".

Continua la nota: “E noi la pensiamo come lui: sia nei fatti accaduti in piazzetta della Misura, sia per il trattamento antidemocratico che gli è stato riservato. Il nostro sindacato è aperto al confronto ed alla libertà di pensiero. E ad uomini che manifestano pubblicamente i loro principi ed ogni più intima convinzione senza temere ritorsioni diciamo che: la porta dell'Ugl è sempre aperta”: conclude il segretario generale territoriale di Ugl di Forlì-Cesena e Rimini, Filippo Lo Giudice.


 

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