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Cronaca

San Domenico con vista sulle siringhe: il biglietto da visita del salotto turistico della città

La miriade di infratti, cavità e scanalature del cemento del parcheggio, praticamente impossibili da controllare tutte, sono ora diventati ripostigli per le siringhe usate dai tossicodipendenti

E' il principale luogo di afflusso turistico della città, e solo per questo dovrebbe essere un “salotto buono” della città. Se l'interno del San Domenico, elegante, ben arredato e ben servito è effettivamente un luogo piacevole in cui Forl' può dar bella mostra di sé, lo stesso non si può dire per l'area antistante. La presenza imperiosa del cemento della “Barcaccia” e del parcheggio a raso antistante colpiscono per la ferita inferta al tessuto urbano del centro con una presenza così ingombrante del cemento, in più punti in via di disfacimento. 

Tuttavia quello che manca è la cura dei particolari: cestini divelti e traboccanti rifiuti, piccoli fazzoletti verdi mai curati sulla Barcaccia stessa, diventati ricettacolo di immondizia tra gli alti fili d'erba, fioriere (anch'esse ovviamente in cemento) che non vedono fiori da decenni, sedute sporche e deteriorate con vista sull'ingresso del San Domenico. E' così che si presenta l'area davanti all'ingresso. 

La miriade di infratti, cavità e scanalature del cemento del parcheggio, praticamente impossibili da controllare tutte, sono ora diventati ripostigli per le siringhe usate dai tossicodipendenti. Siringhe abbandonate con vista San Domenico, come attestano queste foto scattate domenica scorsa. 

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