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Cronaca

La diga di Ridracoli è in salute e non soffre: "Fondamentali piogge e nevicate di inizio inverno"

La quota del lago artificiale alla mattina del 18 agosto è pari a 542,92 metri sul livello del mare

La Romagna ha sete. Ma grazie ad un Giove Pluvio particolarmente generoso tra dicembre e febbraio, la diga di Ridracoli si trova ad un livello che allontana il rischio siccità fino all’autunno. Infatti nonostante una primavera ed un'estate povera di piogge, con molte fonti in sofferenza, il “Gigante della Romagna” garantirà anche nei prossimi mesi la sicurezza nei rifornimenti idrici a circa un milione di utenti e ai turisti. Sono i numeri forniti dal presidente di Romagna Acque-Società delle Fonti, Tonino Bernabè, a dare rassicurazioni.

La quota del lago artificiale alla mattina del 18 agosto è pari a 542,92 metri sul livello del mare, con un volume di 20.320.000 metri cubi, rispetto ai 557,30 metri della quota massima, pari a 33 milioni di metri cubi. Esattamente un anno fa il livello dell’acqua era posizionato alla quota di 542,77 metri, con un volume di 20.200.000 metri cubi. “Rispetto allo scorso anno ci sono circa 120mila metri cubi d'acqua in più, situazione che non ci dà quindi particolare preoccupazioni o allarmi”, spiega Bernabè.

Parole che trovano conforto anche osservando i dati della media storica: “Alla data del 18 agosto è pari ad una quota di 539,89 metri, con un volume di 18.300.000 metri cubi. Quindi abbiamo due milioni di metri cubi in più. Facendo un ulteriore confronto con il 2017, un anno particolarmente siccitoso, la diga si trovava ad un livello di 536.32 metri sul livello del mare, pari ad un volume di 15.700.000 metri cubi, quindi attualmente ve ne sono poco meno di cinque milioni in più”.

Dati quindi incoraggianti nonostante una primavera prima ed un'estate poi risparmiate dalle piogge atlantiche: “Il mese con più capacità di riempimento dell'invaso di sempre dal 1974 ad oggi è stato quello di dicembre 2020 con 331 millimetri, rispetto ad una media storica di 157 millimetri, dato che tiene conto anche dello scioglimento delle nevi. Anche gennaio è stato buono con 227 millimetri di pioggia contro una media di 110 millimetri, mentre a febbraio sono piovuti 127 millimetri, tre in più rispetto alla media storica. Da marzo in poi le precipitazioni sono stati inferiori rispetto alla media. Quindi possiamo dire che il trimestre gennaio-febbraio è stato importante per il rifornimento della diga. Ad agosto, per il momento, sono caduti 35 millimetri contro una media di 71”. 

Per l'imminente futuro, la gestione della diga è collegata ovviamente agli scenari atmosferici: “Se ci sono precipitazioni come lo scorso inverno, per massimare la raccolta dell'invaso aumentiamo la produzione da Ridracoli, tenendo conto dei limiti della condotta di adozione. Quando invece la disponibilità di acqua diminuisce e va ottimizzata si lavora maggiormente su altre fonti. Questo perchè la diga deve essere il più possibile piena nel periodo primaverile in vista dell'aumento dei consumi della stagione estiva. Tendenzialmente le piogge sono più consistenti nei primi mesi dell'anno, con la suggestiva tracimazione nel mese di marzo”.

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