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Cronaca Rocca San Casciano

Il maltempo picchia duro sulla Vallata del Montone: colata di fango sulla Statale Tosco Romagnola

La pioggia si è trasformata in fiocchi bianchi a quote di alta collina: è nevicato sulla Vallata del Montone tra Osteria Nuova ed il Passo del Muraglione

Ultime ore di maltempo sul Forlivese. Piogge in pianura e neve sui rilievi hanno caratterizzato la giornata di mercoledì. La causa è da attribuire ad un vortice depressionario sul Tirreno, che ha richiamato aria fredda artica. La pioggia si è trasformata in fiocchi bianchi a quote di alta collina: è nevicato sulla Vallata del Montone tra Osteria Nuova ed il Passo del Muraglione. Complessvamente sono caduti pochi centimetri di neve, che hanno comunque richiesto l'intervento dei mezzi spazzaneve.

Nessun problema alla circolazione stradale dove ha vigilato la Polstrada di Forlì distaccamento di Rocca San Casciano. Sul resto della vallata le piogge (tra i 20 ed i 30 millimetri di pioggia) hanno causato anche allagamenti e ristagni di acqua lungo la Statale 67 "Tosco Romagnola", in particolare modo zona fra Rocca San Casciano e Campo Maggio, e in zona Fornace di Dovadola, dove l'Anas è intervenuta con la squadra operai per spalare la melma che ricade dai muri di contenimento. Le fossette scolo acqua ormai non riescono più a convogliare la pioggia e si stanno riempiendo di detriti e fango. Anche i terrapieni ai lati della statale si stanno gonfiando.

Il maltempo dovrebbe concedere una breve tregua. Giovedì il servizio meteorologico dell'Arpae dell'Emilia Romagna prevede nuvolosità irregolare in pianura, con possibili foschie dense al mattino in dissolvimento. In montagna permarranno invece addensamenti più compatti. Sono previste precipitazioni residue in mattinata sui rilievi, in esaurimento nel corso della giornata. Venerdì torneranno ad aumentare le nubi, con deboli precipitazioni a partire dalla tarda mattina, nevose oltre i 1000 metri. Il fine settimana si annuncia variabile, con possibili precipitazioni sui rilievi. Intanto i modelli matematici vedono un prolungamento dell'inverno oltre metà mese per l'ingresso di correnti freddi dall'Est Europa, che potrebbero dar luogo ad una nuova fase perturbata, con nevicate a bassa quota.

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