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Cronaca Dovadola

Strada del Muraglione gruviera, "Non ci sono fondi da parte di Anas"

Giovedì sera, ha avuto luogo, nel palazzo del Governo, convocato dalla Prefettura di Forlì-Cesena, un incontro per approfondire la situazione in cui versano lunghi tratti della SS 67

Giovedì sera, ha avuto luogo, nel palazzo del Governo, convocato dalla Prefettura di Forlì-Cesena, un incontro per approfondire la situazione in cui versano lunghi tratti della SS 67 e mettere in campo le possibili iniziative, alla stregua delle risorse disponibili, per la sicurezza della circolazione.  Da parte degli Amministratori locali è stato ribadito, anche con dovizia di riferimenti, lo stato in cui versa la sopraindicata arteria stradale, che necessita, in particolare, di incisivi interventi di manutenzione straordinaria del manto stradale.

Il Dirigente del Compartimento Anas , ha evidenziato che sono in corso interventi di riparazione del piano viabile, ulteriormente ammalorato dalle recenti abbondanti precipitazioni. Tali interventi vengono eseguiti con i mezzi dell’ordinaria manutenzione, in attesa della erogazione dei fondi, che potranno consentire l’esecuzione delle  distese  generali periodiche. Il Dirigente Anas ha inoltre riferito che è stato completato l’intervento di consolidamento in corrispondenza della frana al km 148+500, nel comune di Portico e San Benedetto, con contestuale rimozione del senso unico alternato regolato da impianto semaforico. E’ stato ultimato, infine, anche l’intervento di ripristino del piano viabile parzialmente ceduto in corrispondenza del Km 159+900 in Comune di Rocca San Casciano, con contestuale rimozione del restringimento di carreggiata disposto al tempo del dissesto. 

DOVADOLA - "L'incontro promosso dalla Prefettura di Forlì sulla situazione della strada Statale 67 ha confermato ciò che già è sotto agli occhi di tutti: la totale mancanza di fondi da parte dell'Anas per effettuare la manutenzione ordinaria di una delle vie più importanti della nostra Regione in quanto collega Ravenna e Forlì con Firenze e viceversa". E' quanto affermano in una nota congiunta il sindaco di Dovadola, Gabriele Zelli, il vice sindaco Kabir Canal e l'assessore, Marco Carnaccini.

"D'altra parte la situazione di strada dissestata è stata conclamata dallo stesso ente proprietario collocando lungo l'arteria cartelli segnaletici che riportano la stessa dicitura - affermano gli amministratori -. È preoccupante constatare che, purtroppo, da diversi anni la via non è più oggetto di interventi radicali per metterne in sicurezza lunghi tratti e non vengono neppure presi in considerazione le segnalazioni di pericolo per la tenuta della massicciata stradale messa a rischio da movimenti franosi, ulteriormente aggravati da eventi atmosferici eccezionali e dall'erosione ad opera del fiume Montone in alcuni punti".

"Il Comune di Dovadola - illustrano Zelli, Canal e Carnaccini - ha segnalato due situazioni particolarmente critiche, una immediatamente dopo il cimitero, sul lato a valle, a ridosso del paese, dov'è necessario intervenire con un progetto di straordinaria manutenzione sulla scarpata, realizzata nella conformazione attuale una quarantina di anni fa, minacciata dall'erosione costante del fiume sottostante. L'altro punto critico si trova in località Pantera, dove, a monte della strada occorre rimuovere un vasto movimento franoso mettendo in sicurezza tutta l'area, mentre sul lato opposto è urgentissimo un intervento di rafforzamento della scarpata perché anche in questo caso il fiume si è avvicinato minacciosamente alla banchina stradale".

"Abbiamo fatto presente - concludono - che la necessità di opere strutturali sulla strada Statale 67 deve diventare un caso nazionale da sottoporre nuovamente a tutti i livelli istituzionali e politici, come ha fatto già l'onorevole Marco Di Maio, per chiedere al governo stanziamenti cospicui per la messa in sicurezza. Infatti questo è per il momento l'obiettivo primario: rendere sicura la strada da Ravenna al Muraglione e oltre non solo stendendo un po' di asfalto nei punti più danneggiati".

ROCCA SAN CASCIANO - Sulla questione è intervenuta anche il sindaco di Rocca San Casciano, Rosaria Tassinari: "Dopo ripetuti interventi e richieste di noi sindaci della valle del Montone, sembra che sia ripreso l’interesse delle istituzioni romagnole per la grave e pericolosa situazione della strada statale 67 Ravenna-Forlì-Firenze, specialmente nel tratto Castorcaro-San Benedetto in Alpe. L’incontro di mercoledì pomeriggio in prefettura fra Anas, Polstrada e amministratori locali ne è la prova. La fotografia dell’esistente e le promesse dell’Anas di realizzare i primi interventi sia di manutenzione pratica (pulizia delle cunette di scolo) sia straordinaria a primavera (asfaltatura nei punti critici), costituiscono solo il primo passo, verso interventi più sostanziosi e strutturali che richiedono ben altri impegni e stanziamenti finanziari da cercare a Roma (Anas e ministero").

"Per ottenere questo dobbiamo restare tutti uniti (istituzioni, amministratori e forze politiche), senza andare alla caccia di primogeniture per scopi propagandistici di parte - continua il primo cittadino del comune montano -. Che alcuni parlamentari attuali si siano interessati o s’interessino della situazione è un fatto positivo. Ma dov’erano i rappresentanti di quelle forze politiche, quando io due anni fa ero riuscita, con vari interventi a Roma, a ottenere dall’allora ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli un tavolo di lavoro presso il ministero, che dovevano chiedere però le due regioni, Emilia Romagna e Toscana?".

"La richiesta di un tavolo presso il ministero è rimasta giacente, inspiegabilmente, nei cassetti della Regione a Bologna. Questo insegna che tutti dobbiamo puntare all’obiettivo di far diventare nazionale il problema della sistemazione e dell’ammodernamento della SS67, sia per la sua importanza di arteria nazionale sia per la sua importanza locale per la Romagna e la valle del Montone - chiosa Tassinari -. La sicurezza e la sistemazione della strada è un problema di tutti e non di qualche forza politica. Quindi l’impegno deve essere comune a tutti".

Conclude il sindaco: "Per quanto riguarda il territorio del Comune di Rocca San Casciano, com’è risultato dalla relazione della Polstrada presentata durante l’incontro in prefettura, la situazione peggiore riguardante l’asfalto deteriorato nel fondo stradale e le cunette di scolo piene di terra e detriti, si trova nel territorio fra Rocca e Portico e fra Campomaggio e Rocca, con punti più critici a Campomaggio, a Casanova, Marzolo-Fiume e ponte dei Tirli. Perciò questi punti devono essere prioritari negli interventi dell’Anas". 

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