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Venerdì, 29 Settembre 2023
Terremoto, la grande paura

La terra continua a tremare: registrate centinaia di scosse 'strumentali' dopo quella di magnitudo 4.9

Analizzando la sismicità recente in quest’area (30 chilometri da Marradi) si sono verificati altri eventi di magnitudo superiore a 4.0 dal 2000 ad oggi

Sono oltre cento le scosse di terremoto registrate dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma dopo il violento movimento tellurico di magnitudo 4.9 Richter che nel cuore della nottata tra domenica e lunedì ha svegliato di soprassalto la Romagna. Sono ben 26 le scosse di magnitudo superiore a 2, mentre le restanti sono per lo più strumentali e non avvertite dalla popolazione. La scossa di magnitudo 4.9 Richter è stata preceduta da un terremoto di magnitudo 3.4 alle 4.38, mentre in giornata si contano due terremoti di magnitudo 3, una alle 6.56 e l'altra alle 9.35. Gli epicentri sono localizzati tra Marradi e Tredozio, mentre la profondità oscilla tra 6 e 10 chilometri.

L'INTERVISTA AL SISMOLOGO

Si tratta per gli esperti di uno "stiramento" dell'Appennino. "È un meccanismo caratteristico di quest'area che sta a cavallo tra Toscana ed Emilia-Romagna", spiega all'Ansa Romano Camassi, sismologo della sezione di Bologna dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. "Finora sono state avvertite una cinquantina di scosse, la maggioranza delle quali sotto una magnitudo di 2.0. Si tratta di una sequenza abbastanza tipica - continua Romano - ma non possiamo prevedere quanto durerà e se ci saranno o meno altri eventi simili a quello più importante".

Analizzando la sismicità recente in quest’area (30 chilometri da Marradi) si sono verificati altri eventi di magnitudo superiore a 4.0 dal 2000 ad oggi: 14 settembre 2003 magnitudo 5.2 a Loiano (Bologna), 16 aprile 2006 magnitudo 4.3 a Premilcuore, 1 marzo 2008 magnitudo 4.5 a Barberino del Mugello, 5 aprile 2009 magnitudo 4.5 a Castrocaro, 14 settembre 2009 magnitudo 4.3 a Barberino del Mugello, 12 luglio 2011 magnitudo 4.1 a Santa Sofia e 9 dicembre 2019 magnitudo 4.5 a Scarperia.

SPECIALE TERREMOTO: Tutte le notizie

L'Ingv spiega che la zona interessata dallo sciame sismico è caratterizzata da "un'alta pericolosità sismica", come testimoniato dalla Mappa della pericolosità sismica del territorio nazionale e dai forti terremoti avvenuti in passato. I più gravi, il 13 giugno 1542 di magnitudo stimata 6.0 e il 29 giugno 1919 di magnitudo 6.4. In particolare il terremoto del 1919 è uno dei più importanti terremoti italiani del ventesimo secolo, e anche uno dei più forti a oggi conosciuti con epicentro nell'Appennino settentrionale; la zona colpita fu quella del Mugello, con ingenti danni sia nella provincia di Firenze che nel versante romagnolo dell’Appennino. Il terremoto è stato avvertito in un'area compresa tra Perugia e Trento. Questi risentimenti sono confermati - dicono dall'Ingv - dalla mappa preliminare degli effetti del terremoto ricavate dai questionari (oltre 1000 già alle 06.14) già inviati al sito www.haisentitoilterremoto.it che è in continuo aggiornamento.

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