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Cronaca

Aeroporto, non solo Vigili del Fuoco: "Servono gli specialisti di Polizia di Frontiera"

Da tempo il Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia di Forlì-Cesena segue da vicino le vicende per la riapertura dell’Aeroporto di Forlì.

"Bene il via libera per i Vigili del Fuoco, ma per aprire è di primaria importanza anche l'arrivo dei poliziotti". Da tempo il Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia di Forlì-Cesena segue da vicino le vicende per la riapertura dell’aeroporto di Forlì. "La nuova società di gestione, F.A., si è dimostrata seria e ha investito concretamente al fine di giungere al più presto alla rinascita del “Ridolfi”, dopo anni di delusioni e false promesse di imprenditori che si sono dimostrati a dir poco inaffidabili - esordisce il segretario provinciale del Siulp, Roberto Galeotti -.  Lo scoglio più difficile era sicuramente quello di far rientrare lo scalo forlivese nella tabella degli aeroporti di rilevanza nazionale, in modo tale da obbligare lo Stato a provvedere all’assegnazione del personale dei Vigili del Fuoco, la cui presenza è obbligatoria per far decollare e atterrare gli aerei. Senza dubbio vi è stato anche un impegno costante di tutte le forze politiche e sembra che il traguardo si possa raggiungere con la prossima Legge di Bilancio, dove si stanzieranno le necessarie coperture finanziarie".

"Ma c’è ancora un problema importante da risolvere: la presenza della Polizia di Stato, indispensabile per raggiungere standard di sicurezza adeguati alle sempre più stringenti normative vigenti sulla sicurezza aeroportuale. Lo scorso luglio - precisa Galeotti - ho incontrato al Caps il Capo di Gabinetto del Ministro dell’Interno, Prefetto Matteo Piantedosi, a cui ho ribadito che al momento sarebbe impossibile garantire una adeguata sicurezza nell’aeroporto di Forlì. Infatti, tale compito ricadrebbe almeno in un primo momento sotto la responsabilità della Questura di Forlì Cesena, dove sono presenti diversi poliziotti con specifiche qualifiche di Polizia di Frontiera (che fino alla fine del 2013, anno in cui l’aeroporto ha chiuso, svolgevano servizio proprio presso l’Ufficio di Polizia di Frontiera a Forlì)".

"Il problema sta nel fatto che la Questura di Forlì presenta un organico drammaticamente molto al di sotto rispetto a quanto previsto dai Decreti Ministeriali, quindi è impensabile sottrarre personale dalle Volanti, dall’Ufficio Immigrazione, dalla Squadra Mobile, dalla Polizia Scientifica (e tanti altri) in quanto vorrebbe dire arrivare alla paralisi degli Uffici e di conseguenza al rischio sicurezza a scapito dei cittadini - continua Galeotti -. Servono quindi, immediatamente, almeno 30 nuovi poliziotti in Questura e 15 al Commissariato di Cesena, al fine di poter dislocare gli specialisti di Polizia di Frontiera all’aeroporto e permettere un’adeguata risposta ai sempre più elevati bisogni di sicurezza". Galeotti ha sollecitato il questore "ad intervenire al Dipartimento e nel contempo ci appelliamo anche ai Parlamentari locali e al Prefetto al fine di sostenere le sacrosante richieste del Siulp".

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