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Albawings tornerà a Rimini, "E' l'ora di sotterrare l'ascia di guerra. Due aeroporti posso coesistere"

A parlare è il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, dopo la riunione del Comitato istituzionale di Romagna Next, tenutasi a Ravenna

Tra Forlì e Rimini non deve esistere alcuna "guerra dei cieli", perchè "due aeroporti possono coesistere". Ed è giunta "l'ora di sotterrare l'ascia di guerra". A parlare è il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, dopo la riunione del Comitato istituzionale di Romagna Next, tenutasi a Ravenna giovedì alla presenza dei sindaci della Romagna, Regione, Università di Bologna, Camere di Commercio, Ausl Romagna e le altre società e agenzie di gestione dei servizi primari al cittadino. Parole che arrivano dopo l'ufficialità della compagnia Albawings di tornare a volare all'aeroporto "Fellini" dal 2 luglio. "Dobbiamo andare avanti nella stessa maniera, verso uno sviluppo concertato - le parole del primo cittadino rivierasco -. Anche su temi come Porto di Ravenna, Fiera, aeroporti. E' l'ora di sotterrare l'ascia di guerra: due aeroporti possono coesistere, avendo ben chiaro cosa debbano o non debbano fare per non pestarsi i piedi". 

Romagna Next, ha rimarcato Sadegholvaad, "è il traguardo e il percorso: quattro territori, in tutte le loro componenti, istituzionali, pubbliche e private, insieme per co-progettare le direttrici di uno sviluppo che sarebbe ridicolo pensare di limitare ai confini provinciali. Un piano strategico comune, il cui fine è migliorare la qualità di vita delle comunità che vivono in Romagna, focalizzando idee, interventi e partecipazione diffusa su precise direttrici: acqua, energia, mobilità, sanità e servizi sociali, sicurezza urbana, cultura, rigenerazione territoriale, turismo, agroindustria, impresa, lavoro. Non titoli, non contenitori vuoti ma campi su cui individuare e progettare scelte condivise: penso, ad esempio, al nuovo invaso idrico per il potenziamento di Romagna Acque. 

Qual è il ruolo della politica dentro questo processo? "Provo a rispondere partendo dal versante più ostico: la sanità - afferma -. È un momento difficilissimo, preoccupante, per la sanità italiana, quella emiliano romagnola compresa. Le cause sono evidenti a tutti: mancanza di programmazione pluriennale, tagli orizzontali che si sono susseguiti in decenni vissuti da 'cicala' e, buon ultimo, una certa indifferenza di questo Governo a stare al passo con le spese e gli investimenti che, dal Covid in poi, le Regioni più attente e lungimiranti, Emilia-Romagna in testa, hanno sostenuto e sostengono. Bene, con cognizione di causa, posso dire che, senza l'intuizione dell'area vasta della sanità - l'Ausl Romagna - per le nostre tre comunità oggi la situazione sarebbe ben peggiore dal punto di vista del servizio sanitario. Quella è stata una grande intuizione di una politica lungimirante, così come la gestione condivisa del bene idrico con Romagna Acque. Romagna Next nasce per servire l'interesse della Romagna e non la cassa di questo o quel partito. E una Romagna più forte alimenta una Emilia-Romagna più forte. Di questo è consapevole la Regione". 

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