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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Solenne dedicazione e nuovi portoni per la chiesa di Coriano

Solenne dedicazione e nuovi portoni per la chiesa di Coriano. Sarà il vescovo monsignor Lino Pizzi a presiedere, domenica 28 settembre, alle 10.30, la messa solenne di dedicazione di San Giovanni Battista in Coriano

Solenne dedicazione e nuovi portoni per la chiesa di Coriano. Sarà il vescovo monsignor Lino Pizzi a presiedere, domenica 28 settembre, alle 10.30, la messa solenne di dedicazione di San Giovanni Battista in Coriano, a 18 anni dall’apertura al culto. Per l’occasione sarà consacrato l’altare centrale, sotto la cui mensa sono state poste le reliquie del martire Beato Rolando Rivi, ma saranno inaugurati anche i nuovi portoni esterni in bronzo, realizzati dalla Fonderia Artistica Stefan di Treviso su disegno dell’artista forlivese Franco Vignazia e fusione della scultrice Elena Ortica.

Dedicazione per la chiesa di Coriano (foto Frasca)

“Quando ne parlai col parroco don Enzo Scaioli – scrive Vignazia sul Bollettino dell’Unità pastorale – mi sono ritornate in mente le parole del caro don Lino, fondatore della nostra comunità: i portoni di una chiesa non sono solo una cosa pratica per chiudere ed aprire un luogo sacro, ma una realtà educativa e simbolica”. Questo spiega perché sulle ante in bronzo siano stati rappresentati i 7 sacramenti: il Battesimo e la Riconciliazione nella porta di sinistra, l’Eucaristia, il Sacerdozio, la Cresima, il Matrimonio e l’Unzione degli Infermi in quella centrale. “Cristo Gesù – conclude Vignazia – ci introduce nella vita vera proprio attraverso questi sette segni efficaci”.

La prima messa nella chiesa di Coriano “nuova” (per distinguerla dalla vecchia, sita in via Correcchio, risalente all’800), fu celebrata dall’allora parroco don Alfonso “Lino” Andrini nel 1996, in un ambiente ancora grezzo. La prima liturgia in assoluto officiata nel nuovo sito religioso di via Pacchioni risale, però, al 24 dicembre 1992, allorché don Lino disse messa nel salone parrocchiale appena realizzato. Facciamo un altro passo indietro: nel 1983, don Andrini è trasferito da Villa Rovere a Coriano. Sei anni dopo, in previsione di un’espansione urbanistica imponente che avrebbe messo a dura prova la parrocchiale ottocentesca, il sacerdote, in accordo con la Diocesi, affida la progettazione della nuova chiesa agli architetti Gabriele Agnoletti e Roberto Angelini.

I primi ambienti ad essere realizzati sono le sale parrocchiali, ma i lavori proseguono fino al completamento, nel 1996. I professionisti disegnano un edificio ardito, con uno slancio ascensionale. La prima cosa che colpisce il visitatore è proprio il fascio di luce proveniente dall’alto, che fa pensare al Trascendente che illumina il cuore dei fedeli riuniti nel suo nome. Alla benedizione del nuovo luogo di culto avrebbe dovuto seguire la consacrazione vera e propria. Al culmine del lavoro e nel pieno delle energie pastorali, don Lino si ammala gravemente, sino alla morte occorsa il 25 marzo 2004: il sacro rito è rimandato a data da destinarsi. Giungiamo così ai giorni nostri: la grande idea di don Lino, avviata dal successore don Pierluigi Casamenti, trova attuazione 10 anni dopo grazie al parroco attuale don Enzo Scaioli.

Piero Ghetti

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