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Cronaca

Sono 23 i forlivesi, religiosi e laici, missionari nel mondo: la Diocesi li celebra

Sarà all’insegna del motto “Battezzati e inviati: la Chiesa di Cristo in missione nel mondo” la 93° Giornata Missionaria Mondiale, indetta da Papa Francesco per domenica 20 ottobre in tutte le chiese del mondo.

Sarà all’insegna del motto “Battezzati e inviati: la Chiesa di Cristo in missione nel mondo” la 93° Giornata Missionaria Mondiale, indetta da Papa Francesco per domenica 20 ottobre in tutte le chiese del mondo. “La provvidenziale coincidenza della Giornata con la celebrazione del Sinodo Speciale sulle Chiese in Amazzonia – scrive il pontefice argentino - mi porta a sottolineare come la missione affidataci da Gesù con il dono del suo Spirito sia ancora attuale e necessaria anche per quelle terre e per i loro abitanti (…) nessuna cultura rimanga chiusa in sé stessa e nessun popolo sia isolato ma aperto alla comunione universale della fede. Nessuno rimanga chiuso nel proprio io, nell’autoreferenzialità della propria appartenenza etnica e religiosa”. “Chiunque vive il battesimo - dichiara padre Luca Vitali, direttore del Centro Missionario Diocesano di Forlì-Bertinoro – non può che essere missionario. Missione – continua il religioso, citando il grande vescovo brasiliano presente al Concilio Dom Hélder Câmara - è sempre partire, ma non è divorare chilometri. È, soprattutto, aprirsi agli altri come a fratelli, è scoprirli e incontrarli. E, se per incontrarli e amarli è necessario attraversare i mari e volare lassù nel cielo, allora missione è partire fino ai confini del mondo”. Alcuni dei 35 giovani della Diocesi che quest’estate hanno vissuto esperienze di missione in Brasile, Albania e Madagascar, testimonieranno in modo itinerante nelle varie parrocchie quanto visto e provato a fianco dei poveri incontrati, nel corso della prossima messa domenicale. Attualmente sono 23 i forlivesi missionari nelle varie parti del mondo. Sei sacerdoti, uno dei quali “Fidei donum”, dieci religiosi e sei laici vivono e lavorano in quattro continenti: Europa, Asia, Africa e America.

Se don Marcello Vandi, sacerdote “Fidei donum”, opera in Venezuela, don Gino Mengoni è ora incardinato alla diocesi di Tolone. Don Luca Vitali e don Marco Canarecci fanno parte della comunità missionaria di Villaregia: il primo vive a Bologna e dirige l’Ufficio missionario della diocesi di Forlì-Bertinoro, il secondo è in missione in Costa d’Avorio. Padre Valerio Valeri, missionario in Kenia e don Matteo Dall’Agata, a Vienna, fanno parte della Fraternità missionaria San Carlo Borromeo. Degli undici religiosi, quattro sono frati e sette suore: se il cappuccino padre Leonardo Amadori si trova in Tanzania, il saveriano padre Pino Leoni è in Brasile. Il francescano padre Carlo Stradaioli e il claretiano padre Luciano Brighi sono entrambi rientrati in Italia, il primo dalle Filippine e il secondo dal Gabon. Delle sette suore, due sono ancora all’estero: suor Ambrogia Casamenti delle Figlie di Gesù è in Costa d’Avorio, mentre suor Vivalda Spazzoli delle Missionarie della Consolata, è in Tanzania. Suor Damiana Bosi, delle Suore della Sacra Famiglia, è ora a Rocca San Casciano, suor Gianfranca Casadei delle Maestre Pie dell’Addolorata a Gatteo, suor Beatrice Aldini, delle Figlie del SS. Redentore e della Beata Vergine Addolorata, a Potenza Picena, suor Franca Roverelli, delle Figlie di San Francesco di Sales, a Lugo, sorella Ombretta Neri del Movimento Contemplativo Missionario Charles de Foucault, è alla casa madre di Cuneo. Dopo il ritorno a Rocca San Casciano di Caterina Savini, per oltre 50 anni in Zimbabwe, sono 6 i laici forlivesi in missione: Andrea Francia in Guatemala e Daniela Altini in Perù, mentre con la Comunità Papa Giovanni XXIII sono partiti Ezio e Patti Arrigoni per la Germania, Barbara Branchetti per Gerusalemme e Marco Giovannetti per la Russia. Nel lotto dei missionari forlivesi ci permettiamo di inserire anche la Silenziosa Operaia della Croce suor Rosa Manganiello: irpina d’origine, rimane nel cuore dei meldolesi per aver animato per tanti anni la Casa Nostra Signora di Fatima, sede del Centro Volontari della Sofferenza e aver fondato il locale Centro socio riabilitativo per persone diversamente abili. Dal 2002 la religiosa è impegnata nella missione per minori abbandonati di Mouda, estremo nord del Camerun, al confine con Ciad e Nigeria

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