Sottopassi ferroviari pericolosi per pedoni e ciclisti, non c'è solo via Bertini: un altro è nel totale degrado
Una mobilità lenta, quella di pedoni e ciclisti, tra la parte nord e la parte sud della città (divise dalla ferrovia), che sia sicura, decorosa e agevole: la questione non riguarda solo il sottopassaggio di via Bertini
Una mobilità lenta, quella di pedoni e ciclisti, tra la parte nord e la parte sud della città (divise dalla ferrovia), che sia sicura, decorosa e agevole: la questione non riguarda solo il sottopassaggio di via Bertini, su cui si è sollevato il dibattito negli ultimi giorni, con i lavori stradali in corso collegati all'apertura di un nuovo supermercato che si stanno completando a monte e a valle del sottopassaggio senza toccare il punto di maggior pericolo, vale a dire il restringimento della carreggiata sotto il ponte e la presenza di un solo marciapiede. Non è messo meglio il sottopassaggio pedonale (essendoci delle scale non può essere definito sicuramente ciclabile) tra via Isonzo e via Gorizia, nel quartiere San Benedetto.
URBANISTICA - C'E' UN PROGETTO PER IL SOTTOPASSO DI VIA BERTINI
A fotografare lo stato di degrado del sottopassaggio è l'ex vicesindaco Giancarlo Biserna: "Situazioni così oscene cozzano contro la volontà di qualsiasi progetto di rilancio della citta'. Siamo tra via Isonzo e via Gorizia nel maledetto sottopasso per pedoni e bici. L'ascensore per chi non puo' arrampicarsi, carrozzine comprese, funziona? Boh! Ho paura di verificarlo per non rischiare di restare bloccato tra l'immondizia. E pensare che a metà degli anni '90 raccogliemmo 800 firme per realizzarlo. Ora siamo alla frutta, non serve più così. Va fatto un progetto che elimini la rampa e consenta di transitarvi senza fatica e senza montascale. Anche questo sarebbe rilancio del centro storico e per la mobilità ecologica perché per andare in piazza Saffi si passa anche di qui.
Ho fatto già segnalazioni di questo tipo, ma finora silenzio".