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Martedì, 3 Ottobre 2023
Cronaca

“Sottopasso inagibile e autobus deviati: siamo isolati”. La protesta dei residenti a due mesi dall’alluvione

Situazione critica per i residenti di via Pelacano e di via Isonzo. La coordinatrice: “Situazione gravissima, siamo tagliati fuori da ogni collegamento”

Monta, a due mesi dall’alluvione, la protesta dei residenti di via Pelacano e di via Isonzo, nel quartiere San Benedetto flagellato dall’inondazione e dagli allagamenti, a causa della inagibilità del sottopasso ciclo-pedonale che collega - o meglio, collegava - i residenti di via Pelacano con via Gorizia e via Lughese. 

“A due mesi dall’alluvione la situazione è ancora gravissima - spiega la coordinatrice del quartiere, Loretta Poggi -. Il sottopasso è stato prima invaso dall’acqua, poi utilizzato per ammassare il fango spalato dalla strada che arrivava fino al tetto. Il fondo adesso è ricoperto da acqua stagnante e maleodorante che rende impossibile il transito dei pedoni - continua - e l'acqua nei giorni scorsi risaliva dalle fogne a tal punto che è stato necessario soccorrere un anziano. A ogni pioggia l’allagamento è assicurato. Per non parlare dello sporco, dei rifiuti e del fango ancora presente dopo l’alluvione”. Fuori uso anche il montacarichi, che veniva abitualmente utilizzato da persone anziane, disabili e mamme con il passeggino. “Addirittura la porta che dà accesso al vano di controllo - dice la coordinatrice - è spalancata”. 

Dal 16 maggio, giorno in cui l’alluvione ha travolto il quartiere, molti esercizi commerciali in via Pelacano hanno chiuso i battenti: così è stato per il macellaio, per il negozio di frutta e verdura e per il panificio, e chi vuole fare la spesa deve utilizzare il sottopasso. “Per approvvigionarsi di pane, verdura, carne o medicinali è indispensabile poter raggiungere gli esercizi di via Gorizia o a piedi o in bicicletta - dice Loretta Poggi - visto che la maggior parte delle auto è stata alluvionata e demolita. Senza dimenticare che la zona è abitata da persone piuttosto anziane e con possibilità di movimento limitate”.

Già in passato il sottopasso di via Isonzo era stato oggetto di interventi di recupero a seguito di imbrattamenti e situazioni di degrado.

Ma c’è di più: la protesta dei residenti si allarga anche al trasporto pubblico che interessa la zona. “Come se non bastasse - dice la coordinatrice del quartiere - abbiamo scoperto che la linea 11 e 12 degli autobus sono state deviate e non assicurano più il collegamento da e per il centro storico. Da piazza Saffi a Villanova il transito è confermato, ma da Villanova al centro città gli autobus non passano più da via Isonzo e da via Pelacano, ma sono deviati su via Piave, con un innesto solo sul tratto finale di via Pelacano, oltre la parte residenziale”.

Una situazione dovuta alla chiusura dell’area privata di proprietà della ditta Zannoni, dopo l’alluvione, sulla quale transitavano gli autobus. “Non è stato affisso nessun avviso alle fermate Isonzo e Pelacano e a oggi non è stata prevista nessuna fermata sostitutiva su via Piave: di fatto la zona residenziale è isolata e tagliata fuori da ogni tipo di collegamento - conclude Poggi -. Qualora la chiusura dell’area privata di Zannoni persista, ci chiediamo quali misure siano previste per garantire il servizio di trasporto pubblico anche in vista della ripresa dell’anno scolastico”.

La situazione nel sottopasso di via Isonzo

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