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Spaccio, in cura al Sert vendono anche i medicinali per disintossicarsi: coppia arrestata

L'operazione ha visto i militari dell'arma confondersi con i numerosi avventori che si avvicendavano nel posteggio del discount, dove i due attendevano i clienti assuntori all'interno di un'autovettura, comportandosi anche loro come se fossero dei normali clienti

I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Forlì nella tarda serata di giovedì hanno tratto in arresto due33eenni, P.S. e E.S. un uomo e una donna, entrambi italiani e residenti a Forlì, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I fatti sono avvenuti presso i parcheggi del supermercato Eurospin, di via Bologna, dove i militari operanti nel corso di uno specifico servizio preventivo, hanno fermato in flagranza di reato i due soggetti.

L’operazione ha visto i militari dell’arma confondersi con i numerosi avventori che si avvicendavano nel posteggio del discount, dove i due attendevano i clienti assuntori all’interno di un’autovettura, comportandosi anche loro come se fossero dei normali clienti. Ma ai Carabinieri, che avevano riconosciuto l’uomo, già gravato da specifici precedenti penali per spaccio di sostanze stupefacenti, non sono sfuggiti alcune situazioni anomale, ovvero il fatto che i due, per tutto il tempo della loro permanenza nel parcheggio, non fossero mai scesi dall’autovettura, e soprattutto che ad un certo punto una macchina si fosse avvicinata a quella dei due soggetti, e immediatamente dopo allontanata, senza che nessuno degli occupanti scendesse dalle proprie autovetture.

Questo ha fatto sì che i militari decidessero di intervenire e perquisire i due soggetti e la loro autovettura, avendo il fondato motivo di ritenere che i due stessero svolgendo un’attività di spaccio di sostanze stupefacenti. I sospetti dei Carabinieri sono stati immediatamente confermati, perché all’esito della perquisizione personale su entrambe le persone, è stato rinvenuto un certo quantitativo di sostanza stupefacente di vario tipo. A quel punto, i militari del Nucleo investigativo hanno deciso di estendere la perquisizione al domicilio dei due soggetti, che di fatto era lo stesso, in quanto si trattava di conviventi, e nell’appartamento, nascosta in diversi luoghi, rinvenivano una ulteriore quantità di droga, nonché materiale atto al confezionamento.

Complessivamente i Carabinieri hanno sequestrato, oltre al materiale utile per il confezionamento delle singole dosi, nove involucri, opportunamente “termosaldati”, contenenti altrettanti dosi di eroina, pronte per lo spaccio, pari a circa sei grammi, due involucri in cellophane contenenti in totale circa un grammo e mezzo di marijuana pronta per lo spaccio, ed infine 48 pasticche di Subotex. Questo è un medicinale a base di Buprenorfina, che
come il comune Metadone viene utilizzato per i trattamenti terapeutici per la dipendenza da oppiacei. I Carabinieri hanno infatti accertato che i due soggetti erano in cura al locale SERT, dove ricevevano, per il trattamento clinico-farmacologico loro assegnato, un certo numero di pasticche a settimana, ma i due, invece di assumerle, avevano deciso di venderle.

Gli arrestati, comunque, ampiamente collaborativi, in particolare l’uomo, hanno giustificato il loro operato con il fatto di non avere un lavoro e di non riuscire a fare fronte ai loro bisogni essenziali, di aver cominciato la loro attività di spaccio da circa un semestre, e di rifornirsi occasionalmente nel ravennate, da cui dovrebbe arrivare l’eroina. Espletate le formalità di rito, i giovani sono stati associati presso il carcere di Forlì, in attesa delle disposizioni dell’Autorità Giudiziaria.

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