rotate-mobile
Locali

Dal "menù alla Netflix" ai cocktail ispirati ai rivoluzionari del mondo: il "secret pub" rilancia le sue ambizioni ed è pronto a stupire

La sera di Halloween, con una festa a tema in maschera, comincia il nuovo corso del cocktail club aperto lo scorso inverno a pochi passi dal centro storico di Forlì ed ispirato ai locali che sorgevano lontano da occhi indiscreti negli anni del proibizionismo americano

L'ingrediente segreto? "Non ci sono dubbi, l'amore. Perchè quello che realizziamo lo pensiamo col cuore. Poi con la testa lo sviluppiamo e con le mani lo concretizziamo”. Per questo motivo si definiscono “gli artigiani del cocktail". La sera di Halloween, con una festa a tema in maschera, comincia il nuovo corso del cocktail club aperto lo scorso inverno a pochi passi dal centro storico di Forlì ed ispirato ai locali che sorgevano lontano da occhi indiscreti negli anni del proibizionismo americano: lo "speakeasy", vale a dire un locale completamente chiuso, senza alcuna insegna esterna, proprio per dare l'idea del mistero, come accadeva dal 1919 al 1933, quando negli Stati Uniti fu proibita la produzione di distillati e la vendita e consumo di alcolici.

Un progetto portato avanti da un gruppo di giovani, che con grande passione si stanno facendo largo tra i miglior bartender non solo dell'Emilia Romagna, ma anche d'Italia, grazie ad una continua formazione: Gerardo Marcogiuseppe, per tutti "Jerry", la mente, Elia Michelacci, il braccio destro, e i "delfini" Pietro Ceccarelli, Filippo Zanelli, Paolo Avoli, Manuel Baldoni, Adam Dehby e Thomas Battistini con il loro locale in via Luigi Ridolfi 7A sono pronti a far vivere ai propri ospiti "un'esperienza che va vissuta come una bevuta degustativa e consapevole".

mmc-staff1-2

Nella foto due ragazzi dello staff

L'esordio

Il debutto di "Mmc" (questo il nome dato al progetto, con le emme ad indicare il cognome di Jerry e quello di Elia, mentre la "c" a ricordare il giovane Filippo Corvini, il 28enne forlivese scomparso nell'estate del 2019 a seguito di un tragico incidente stradale), spiega Jerry, "è andato molto bene e sinceramente non ce lo aspettavamo. E' stata una bella sorpresa ed abbiamo ricevuto tantissimi complimenti. Dopo la chiusura a Forlì abbiamo portato avanti un nuovo progetto estivo a Milano Marittima, “Henua”, che ha avuto ottimi riscontri. Finita l'estate siamo pronti per la nuova stagione a Forlì e sono in tanti a scriverci sui social quando riapriremo. Ci piace sentire l'affetto delle persone". Non solo giovani, ma anche cinquantenni tra quelli che Jerry ed Elia non chiamano clienti, ma ospiti: “Perchè non si tratta di una semplice bevuta e via, ma si tratta di un'esperienza che va vissuta. Chi viene qui a trascorrere la serata con gli amici non si troverà davanti il solito drink, ma un qualcosa frutto di un lungo studio, elaborato con materie di prima qualità". Nella prima esperienza di “Mmc”, prende la parola Jerry, “siamo partiti in sordina, senza voler mettere troppa carne al fuoco, ma con l'obiettivo di far masticare con semplicità la nostra idea di cocktail bar". 

Le sfide del gruppo

La formazione di “Mmc” somma circa 25 anni d'esperienza, la metà dei quali solo di Jerry: “Le tecniche che presentiamo sono apprese attraverso anni ed anni di formazione, sperimentazioni ed esperienze in ristoranti, locali stellati e cocktail bar”. Chiusa l'esperienza di Milano Marittima, i ragazzi hanno trascorso un periodo di vacanza insieme per ricaricare energie ed elaborare nuove idee: “Ognuno sa quello che deve fare e lo fa per il bene del nostro progetto - dice con orgoglio Jerry -. Tutti i giorni facciamo riunioni per fare il punto su dove siamo. E chi si aggrega sposa questo mood. Chi ci mette sacrificio, dedizione, ambizione e impegno è uno di noi”. Quello che si degusterà nello “speakeasy” di via Ridolfi sarà quindi l'atto finale di un percorso creativo. Ovviamente anche il team di “Mmc” deve fare i conti con gli aumenti dei costi delle materie prime, che si ripercuotono poi sulla lavorazione e personale: “Sui prodotti distillati abbiamo riscontrato un aumento del 30%, dovuto non solo all'aumento dei prezzi della materia prima, ma anche del trasporto – spiega Elia -, mentre il vetro per l'imbottigliamento ha subìto una crescita dei costi dell'80%. Questo è dovuto al fatto che i grandi player economici stanno diminuendo la produzione in quanto la domanda sul mercato è molto forte. Ma noi non vogliamo fare scudo dietro ai rincari”.

mmc-staff2-2

Nella foto altri due componenti dello staff

Rinnovamento

E così Jerry & co hanno tirato dritto per la loro strada, rivoluzionando il concetto presentato lo scorso inverno: “Ci siamo aggiornati, dal menù al servizio, ma abbiamo deciso di evolvere anche in tema di presentazione del cocktail, dando ampio spazio alla creatività di ciascuno di noi - spiega il faro del progetto -. Abbiamo fatto investimenti che non riguardano solo il locale e gli accessori. Vogliamo passare dalle circa 350 alle 600 etichette entro la fine dell'anno". L'obiettivo è stupire, a cominciare dal tema del menù, “basato – spiega Elia - su quelli che sono i personaggi o gli avvenimenti che hanno maggiormente, a nostro modo di vedere, influenzato la vita dell'essere umano”. E non mancheranno le sorprese, a cominciare da una drink list interattiva a mo' di menù di “Netflix”, con ciascun drink che sarà presentato con una locandina cinematografica accompagnata da una spiegazione del concetto: “L'abbiamo studiata in questo modo perchè “Netflix” ha rivoluzionato negli ultimi anni il modo di guardare la tv”. 

E per quanto riguarda i cocktail, in totale undici, ciascuno avrà una presentazione che lascerà a bocca aperta: “ce ne sarà uno ispirato ad Thomas Edison, l'inventore della lampadina, uno dedicato ai fratelli Lumiere, ed un altro a Jerry Thomas, il primo che ha messo su carta le ricette da bartender. Un altro avrà invece come tema la forza della natura”. espone Elia. La particolarità di questi drink è che saranno serviti su apposite scenografie, con bicchieri specifici studiati sulla carta dallo staff di “Mmc” e concretizzati con stampe in 3D. Ci sarà anche anche un drink dedicato all'invenzione del teatro, che sarà servito proprio su un palcoscenico con tanto di tenda rossa dietro alla quale spunterà l'attesa consumazione. La particolarità: la riproduzione fedelmente del locale.

“Vogliamo che questo sia un tempio per chi ama vivere un altro aspetto del bar - rimarca Jerry -. Il nostro non deve essere visto come un bar di passaggio, ma un locale dove va vissuta un'esperienza a 360 gradi, dal menù fino alla degustazione”. Anche il secondo corso di Mmc vedrà un ingresso per fasce orarie, in grado di ospitare in ciascuna di essa una cinquantina di persone: dalle 21 alle 23 il primo turno e dalle 23 all'1 il secondo, con possibilità di prenotare il tavolo per quattro ore. Si entra solo attraverso una parola d'ordine, che va richiesta scrivendo sulla pagina Instagram "2100_mmc". Il primo ingresso avrà un costo di 30 euro (10 euro di tessera per Arci), dal successivo si pagherà 25 euro. Ad accompagnare i drink (due consumazioni che possono essere anche analcoliche) ci saranno dei finger food. 

"C'è un'idea di ricerca e filosofia sulla materia prima - tiene a puntualizzare Jerry -. Per presentare un buon prodotto puntiamo sulla migliore frutta presente sul mercato, che provvediamo a selezionare personalmente. Siamo ragazzi giovani che credono in questo progetto ed i soldi sono l'ultima cosa che consideriamo. Il nostro obiettivo è quello di permettere ai nostri ospiti di guardare il drink con un occhio differente, in modo che la degustazione possa avvenire in modo consapevole e senza eccessi”. 

Gli obiettivi

Dietro al bancone della creatività non ci sono mani improvvisate, ma ragazzi che hanno seguito un iter formativo anche grazie alla cooperativa fondata da Jerry, dove si formano ragazzi con la possibilità di esercitare la professione del bartender, seguendo un percorso di crescita in modo trasversale. "Di recente abbiamo aperto un corso con 22 ragazzi e prossimamente verranno a Forlì per fare formazione alcuni dei bartender più conosciuti in Italia, mentre da Barcellona arriveranno i titolari del “Paradiso” che ha vinto il titolo di “Locale migliore del mondo”. La nostra cooperativa sta crescendo, con risvolti anche a livello nazionale. Ad esempio siamo stati selezionati tra quindici locali in Italia per un evento molto grande in Sicilia che coinvolgerà circa 5mila persone. Questo ci rende molto orgogliosi. A febbraio saremo impegnati al Beer Food Attraction, e abbiamo collaborazioni con Red Bull, Casta e Flamigni per il progetto "Aperitivo italiano". Il nostro obiettivo futuro in tema di formazione, e non solo, è quello di estendere questo progetto anche a Rimini. Chi abbiamo formato è riuscito anche a costruire la propria esperienza di vita, andando a lavorare all'estero. E' un motivo di orgoglio per noi". Jerry e il suo staff hanno quindi un sogno nel cassetto: “Vogliamo gareggiare per il bar rivelazione dell'anno, perchè è un progetto che merita che merita di essere considerato a livello nazionale”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dal "menù alla Netflix" ai cocktail ispirati ai rivoluzionari del mondo: il "secret pub" rilancia le sue ambizioni ed è pronto a stupire

ForlìToday è in caricamento