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Spinelli, bici rubate e un ospite nello sgabuzzino con l'hashish: dagli arresti domiciliari finisce in carcere

In casa era presente un giovane non autorizzato che si era nascosto in uno sgabuzzino

Un trentenne marocchino, con precedenti penali e sottoposto alla misura alternativa della detenzione domiciliare per una condanna definitiva, è stato accompagnato in carcere dalla Polizia di Stato in seguito alla revoca del beneficio da parte del magistrato di sorveglianza di Bologna, in quanto è emerso come il soggetto fosse ancora legato all’ambiente dello spaccio e dei reati di microcriminalità.

In particolare, la Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura, durante il controllo della presenza del soggetto nel suo domicilio finalizzato al limitazioni previste dal provvedimento della magistratura di sorveglianza, ha verificato che in casa era presente un giovane non autorizzato che si era nascosto in uno sgabuzzino.

Quest'ultimo è stato perquisito e trovato in possesso di quasi un etto di hashish. Gli agenti della volante, affiancati dai colleghi della sezione narcotici della Squadra Mobile, hanno quindi esteso la perquisizione a tutto l’immobile e al garage trovando qualche grammo di stupefacente, un paio di “spinelli” e tre biciclette verosimilmente rubate.

A carico dei due soggetti è scattata una denuncia per detenzione a fini di spaccio di stupefacenti, oltre che per ricettazione delle biciclette sequestrate nel garage del detenuto. La vicenda è stata motivo di revoca del beneficio extracarcerario così che dagli arresti domiciliari egli è passato al carcere, dove è stato accompagnato dagli agenti della Squadra Mobile della Questura.

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