Sport e solidarietà: i ciclisti dell’Artusiana lasciano la bici e imbracciano le pale nelle zone alluvionate
Sono oltre cinquanta i ciclisti amatoriali della storica associazione di Forlimpopoli andati in soccorso dei cittadini alluvionati ai Romiti e a San Benedetto
Sono una cinquantina i ciclisti dell’Artusiana Bike di Forlimpopoli andati in aiuto dei cittadini alluvionati nei quartieri Romiti e San Benedetto. Storica associazione di ciclisti amatoriali presente da oltre dieci anni sul territorio con oltre 80 tesserati, l’Artusiana ha sospeso la consueta attività ciclistica e, stivali e pala alla mano, è andata a portare solidarietà e braccia per rimuovere acqua e fango nelle zone più colpite dall’alluvione.
“Di fronte a una tale calamità - dice Simone Pambianco del comitato direttivo dell’Artusiana Bike - abbiamo subito sospeso le uscite in bici e la programmazione dell’associazione fino a data da destinarsi, una scelta morale che ci è venuta spontanea, anche in assenza delle condizioni di sicurezza nelle strade. Amiamo molto il nostro territorio e le nostre colline che sono un bene di tutti”. E non hanno esitato a portare il loro aiuto nelle case falcidiate dall’acqua e dal fango. L’associazione non è nuova a iniziative solidali, dopo le raccolte fondi fatte dopo il terremoto in Abruzzo o a favore della Protezione Civile impegnata nell’assistenza al popolo ucraino.
“Abbiamo fatto un appello a tutti i nostri associati al quale hanno aderito in tantissimi, oltre 50 persone, portando con sé famiglia, figli e amici - dice Simone -. Alla fine ci siamo ritrovati con un furgone, due idropulitrici, una pompa a immersione e addirittura un gommone per le situazioni più estreme”. I volontari sono intervenuti nei quartieri Romiti e San Benedetto, in particolare in via Monte San Gabriele, svuotando una decina di case dal fango.
“E’ stato anche un momento di unione e di aggregazione - continua Simone -. Siamo rimasti sorpresi da quanti hanno aderito abbandonando il programma di uscita in bici. Per strada spesso siamo etichettati come ciclisti ingombranti. In questa situazione la nostra coscienza ci portato ad aiutare le persone e il nostro territorio che amiamo profondamente".