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Cronaca

Alluvione, il presidente della Regione Bonaccini visita Villafranca e Carpinello

Nei giorni scorsi Bonaccini ha firmato la richiesta per il riconoscimento dello stato d'emergenza in Emilia-Romagna a causa di neve, pioggia ed eccezionali mareggiate dei primi di febbraio

Sono ancora evidenti i segni dell'alluvione del 6 febbraio nell'aree del forlivese più colpite. Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, accompagnato dal sindaco di Forlì Davide Drei e dall'assessore all'Ambiente Alberto Bellini, ha visitato domenica pomeriggio ai luoghi colpiti dal maltempo. Il sopralluogo ha toccato Carpinello e Villafranca. Ultima tappa a Dovadola, nella sede della Protezione Civile, con i sindaci dei Comuni del comprensorio per fare il punto della situazione sui danni e sugli interventi urgenti.

Dopo aver evidenziato la situazione di emergenza che si è verificata lo scorso fine settimana, è stato chiesto alla Regione interventi straordinari per eliminare le situazioni di pericolo presenti sul territorio e l'attivazione di canali privilegiati di finanziamenti statali per poter effettuare su tutta la Romagna lavori di consolidamento strutturale delle strade, dei corsi d'acqua e delle aree montane per limitare in prospettiva i danni causati da piogge abbondanti ed eccezionali.

Alluvione, la visita di Bonaccini

Nell'occasione il sindaco di Dovadola Gabriele Zelli ha invitato tutte le autorità presenti a ritornare in occasione dei festeggiamenti per il quindicesimo anniversario della costituzione della Protezione Civile dovadolese, che si terranno il prossimo 10 maggio. "Sarà un occasione, ha precisato Zelli, per riconoscere pubblicamente il ruolo insostenibile che il gruppo ha assunto nel corso degli anni e nel contempo per ringraziare tutti coloro che si impegnano nelle varie realtà provinciali in occasioni di calamità e che spesso hanno operato in modo encomiabile anche in altre regioni".

Nei giorni scorsi Bonaccini ha firmato la richiesta per il riconoscimento dello stato d’emergenza in Emilia-Romagna a causa di neve, pioggia ed eccezionali mareggiate dei primi di febbraio. “Abbiamo fatto una prima ricognizione dei danni in tempi record - spiega l’assessore alla Protezione civile Paola Gazzolo -, come ci eravamo impegnati a fare. Quelli pubblici ammonterebbero al momento a circa 180 milioni di euro. Per quanto riguarda quelli ai privati e alle attività produttive, una prima indicazione fatta dai Comuni, in corso di integrazione, è di circa 90 milioni”.

Prosegue Gazzolo: “Il Dipartimento nazionale di Protezione Civile si sta organizzando per effettuare sul nostro territorio i sopralluoghi tecnici in tempi rapidissimi, per dar corso all’istruttoria – prevista dalla legge – così da consentire alla presidenza del Consiglio dei ministri di decretare lo stato d’emergenza. Subito dopo – conclude l’assessore  – sarà possibile procedere a una ricognizione analitica dei danni”.

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