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Cronaca

Coronavirus, Bonaccini predica prudenza: "Non è finita. Serve il pass per gli spostamenti tra regioni"

Il presidente della Regione ha citato l'utilita' del pass per la stagione turistica, ma anche per gli spostamenti di tutti i giorni visto che per la sua posizione nello Stivale l'Emilia-Romagna e' anche una delle piu' attraversate d'Italia da merci e persone

L'Emilia-Romagna reclama il pass per gli spostamenti tra regioni. "Sentiamo la necessita' di una protezione per evitare il via libera, il tana liberi tutti immediatamente, ma avere invece un elemento che permetta di lavorare o spostarsi in maggiore sicurezza - sono le osservazioni del governatore Stefano Bonaccini, intervenuto lunedì mattina a "Mattino 5" -. Avrebbe effetti benefici anche per il turismo". Il presidente della Regione ha citato l'utilita' del pass per la stagione turistica, ma anche per gli spostamenti di tutti i giorni visto che per la sua posizione nello Stivale l'Emilia-Romagna e' anche una delle piu' attraversate d'Italia da merci e persone.

Il documento per spostarsi inoltre "bisogna" che sia lo stesso, ha evidenziato inoltre Bonaccini: un unico documento insomma che permettera' nei prossimi mesi sia di andare da una regione all'altra sia di entrare nei luoghi aggregativi oggi chiusi per le norme anti-Covid. E anche di spostarsi in altri paesi della Ue. "Il pass lo condivido - ha detto Bonaccini - credo ci siano due elementi: un pass per spostarsi tra regioni e anche un passaporto vaccinale che permetta di fare entrare le persone in quei luoghi oggi inaccessibili ai piu'. Se uno e' gia' protetto e non rischia ne' di contagiare se stesso ne' di contagiare gli altri puo' fare ripartire quelle attivita'". Poi c'e' la green pass proposta dalla Unione Europea, da giugno, "che io mi auguro venga introdotta - ha proseguito ancora Bonaccini - perche' permetterebbe di prendere anche i voli aerei e spostarsi tra paesi dell'Ue, nel momento in cui dimostri di essere protetta perche' vaccinato".

Quanto alle riaperture, per Bonaccini serve ancora prudenza. "Che si sia preoccupati e' naturale, perche' veniamo da oltre un anno di incubo che non ci ha ancora lasciati". Le cose "stanno migliorando altrimenti non si parlerebbe ovviamente di riaperture - ha puntualizzato -. Abbiamo per fortuna i reparti Covid e le terapie intensive che stanno cominciando a scendere, la curva dei contagi e' sotto l'1 nella quasi totalita' delle regioni. Come Regioni abbiamo presentato tutti insieme una serie di richieste, buona parte delle quali sono state accolte". Come ha detto Draghi, ha evidenziato, il "rischio calcolato va corso altrimenti rischieremmo davvero in una parte del paese la disperazione sociale".

Ma, ha ribadito, occorre "una certa prudenza rispetto ad alcune richieste in piu' che c'erano io la condivido, perche' non e' ancora sparito il virus, circola ancora e quindi una certa prudenza serve. Vediamo nelle prossime settimane come va, pronti a situazioni che richiedano interventi puntuali". Il presidente regionale richiama anche a comportamenti corretti, nel momento in cui si sta per partire con le riaperture. "Bisogna che le persone abbiano comportamenti individuali responsabili. Puoi mettere i controlli che vuoi, ma se uno non comprende che gli strumenti di protezione individuali e il distanziamento sono ancora necessari rischia di fare un danno a se stesso e anche agli altri", ha aggiunto Bonaccini. 

Quindi una stoccata nei confronti di chi, nel centrodestra, si schiera con le piazze e contro le misure anti-Covid. "Manifestazioni di piazza piu' capite da una certa parte politica? Avrei dei dubbi, a fare politica per tre voti in piu' alle elezioni domattina e qualche applauso con gli ospedali che si riempiono io ci starei molto attento". Quell'atteggiamento, ha concluso, "in qualche caso e' solo strumentale". (fonte Dire)

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