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Giovedì, 25 Aprile 2024
Commercio

Dal vecchio Totocalcio alla maxi vincita al Lotto, lo storico tabaccaio va in pensione dopo 48 anni. "Mestiere evoluto nel tempo"

Quello di sabato sarà l'ultimo giorno da titolare del punto vendita, poi da lunedì comincerà ad affiancare i nuovi proprietari che saranno effettivi dal prossimo 3 maggio

Quello di sabato 15 aprile non sarà un giorno qualunque per Marco Simonzini, volto del civico 141 di Corso Garibaldi dove si trova la tabaccheria che si appresta a cambiare proprietario. Già perchè dopo 48 Simonzini, 67 anni da compiere, si appresta ad andare in pensione. "Era il primo marzo del 1975 quando aprii il negozio - ricorda l'esercente -. Inizialmente ero al civico 145, poi nel 2001 mi sono trasferito di una decina di metri verso la piazza, al 141. In questi anni il centro storico è cambiato tantissimo, ma anche il nostro lavoro, adeguandosi ai tempi".

Argomenta Simonzini: "Una volta c'erano solo sigarette, Totocalcio, Enalotto, da non confondersi con l'attuale Superenalotto, e il Totip, la schedina della corsa dei cavalli. Ora il tabaccaio può fare un po' di tutto, cose che un tempo non si poteva immaginare di fare, come ricevere e spedire pacchi postali, pagare bollette, fare bonifici e tante altre novità". Simonzini ricorda con una certa nostalgia i tempi del vecchio Totocalcio, abbinato al campionato di serie A: "Nel tempo tutto si è computerizzato, ma una volta si faceva tutto a mano, con fascette e bollini che si attaccavano nella schedina, che poi veniva strappata. Una parte rimaneva all'esercente, l'altra al giocatore". Ma è arrivata dal Lotto la vincita più importante, ad inizio anni '90: "Ci fu un terno da 385 milioni delle vecchie Lire". 

Quello di sabato sarà l'ultimo giorno da titolare del punto vendita, poi da lunedì comincerà ad affiancare i nuovi proprietari che saranno effettivi dal prossimo 3 maggio. "Tutti i miei clienti, col sorriso mi chiedono 'Ma cosa farai? Dopo vai in depressione e non sai più cosa fare', ma io rispondo loro di non preoccuparsi. Infatti potrò dedicarmi alle mie passioni, come la pesca. Ne troverò di cose da fare. Sicuramente non mi chiuderò in casa. Onestamente però non so cosa penserò quando chiuderò da proprietario per l'ultima volta la tabaccheria. Non mi sembrerà vero di aver più tempo a disposizione". 

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