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Cronaca

"Striscia la Notizia" mette in onda il caso della finta commercialista di Forlì

L'indagine giornalistica del tg satirico è partita da una serie di segnalazioni di un gruppo di persone raggirate. L'avvocato Matteo Pavanetto ha spiegato a Laudadio la disavventura dei suoi assistiti

Il caso della finta commercialista di Forlì su Canale 5. Nella puntata di martedì sera "Striscia la Notizia" ha messo in onda il servizio di Max Laudadio in merito alla serie di truffe da svariati milioni di euro sulle quali sono in corso le indagini della Guardia di Finanza. L'indagine giornalistica del tg satirico è partita da una serie di segnalazioni di un gruppo di persone raggirate. L'avvocato Matteo Pavanetto ha spiegato a Laudadio la disavventura dei suoi assistiti.

"Il centro servizi periodicamente chiedeva loro di versare le imposte per pagare gli F24 - ha esordito il legale -. Veniva versata la somma con dei bonifici bancari in un conto clienti. Da un controllo eseguito all'Agenzia delle Entrate questi F24 non risultavano pagati. Quindi di conseguenza molte aziende si trovano costrette a ripagare le imposte. La cifra supera il milione di euro".

Laudadio ha dato quindi parola ad alcune delle persone vittime della truffa. C'è chi è stato costretto a chiudere l'attività e licenziare le proprie dipendenti, chi deve fare i conti con un danno da oltre 290mila euro, chi invece ha visto Equitalia pignorare beni per 90mila euro. "Dopo la prima denuncia ricevuta - informa l'inviato di Striscia - colei che sarebbe stata iscritta nel registro degli indagati ha chiuso e messo in liquidazione la società. Il 4 agosto scorso ne ha aperta un'altra con lo stesso indirizzo, lo stesso nome, ma intestata alla figlia".

Per verificare la segnalazione è stato preso un appuntamento con la sedicente commercialista. Con una telecamera nascosta, è stata appurata l'attività dello studio. Laudadio si è presentato dalla truffatrice, che non ha gradito la presenza di uno dei volti storici di "Striscia". Dopo aver atteso tre ore, Laudadio è tornato alla carica per "un diritto di replica". Secca la risposta della donna: "Non ho niente da dire. Loro possono raccontare qualsiasi cosa. Ho già detto troppo".

Poco dopo è arrivata la Finanza, scoprendo che l'indagata stava già cercando di liberarsi di alcune documentazioni. Le Fiamme Gialle, dopo i primi accertamenti del caso, hanno sequestrato materiale e posto sotto sequestro l'ufficio. Il servizio si è chiuso con la promessa che "Striscia" tornerà ad occuparsi del caso, ma senza citare Forlì. "Ho promesso di non dire il nome della città", ha concluso Laudadio.


 

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